di FILIPPO MANCUSO – La garanzia del mare pulito coinvolge tutti, ognuno per la propria responsabilità, dalle Istituzioni alle associazioni e ai singoli cittadini. Ma è decisivo archiviare dissapori e polemiche strumentali e concentrarci, come sta facendo la Regione, su azioni congiunte di impegno quotidiano e contrasto all’inquinamento marino.
La ‘tolleranza zero’ ad ogni fenomeno di inquinamento deve essere la parola d’ordine non di uno solo, ma di tutti. Il presidente Occhiuto ha voluto spronare ogni soggetto, pubblico e privato, per la salvaguardia del mare. Le polemiche, specie se pretestuose, non favoriscono le nostre comunità.
L’ordinanza emessa dalla Regione chiede ai Comuni di verificare, in tutti gli insediamenti, le installazioni o gli edifici, civili e produttivi, il funzionamento e l’idoneità delle fosse settiche o biologiche e di altri sistemi appropriati dotati di scarico, anche al riguardo della verifica dell’autorizzazione allo scarico e alla corretta gestione dei fanghi prodotti, verificare l’eventuale presenza di scarichi abusivi in suolo, sottosuolo. Nessuno, dunque, si senta escluso dalla sfida che dobbiamo vincere insieme, perché il mare è ossigeno, risorsa alimentare e sostentamento di intere economie, ma anche cultura e storia, ossia pezzi fondamentali per qualificare ogni progettualità turistica.
La Regione fin dall’inizio della legislatura, ha messo in atto un controllo capillare sugli autospurghi e sui pozzi neri. Un’attività di sorveglianza svolta con la collaborazione dei carabinieri, mentre per 46 Comuni è stato formalizzato il finanziamento per l’ammodernamento degli impianti di depurazione, con un investimento complessivo di 16 milioni e al contempo è sempre attivo il sito ‘Difendi l’ambiente’ per segnalare eventuali anomalie.
A questo punto, le basi per lavorare in sinergia e bene ci sono tutte e ogni sforzo va indirizzato a preservare la purezza delle acque e migliorare e potenziare l’offerta turistica. La Calabria che guarda con fiducia al futuro non può che affrancarsi, individuandoli e sanzionandoli, da comportamenti e metodi che antepongono interessi particolari e illeciti al bene comune.
Vista l’importanza della posta gioco, e dopo decenni di distrazioni e sciatteria, il messaggio, non può che essere inequivocabilmente rigoroso. In tal senso, è apprezzabile sia la complessa strategia contro l’inquinamento ambientale messa in atto dai Carabinieri della Calabria, che l’azione, forte e determinata, sulle problematiche annose della depurazione, innescata dalla Regione e dagli altri livelli istituzionali: Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, Procure della Repubblica e Prefetti.
Si parte dall’amara constatazione che i rischi per il nostro mare derivano dai depuratori inefficienti, dai molti scarichi abusivi, dai torrenti fuori controllo e da altre cause, perlopiù note ma irrisolte. Tutti guardiamo con attenzione all’impegno dei Comuni e anche su questo fronte la Regione è al loro fianco, per rendere sempre più attrattiva la nostra terra. Consapevoli che il rispetto dell’ambiente in generale e del mare in particolare, costituisce la condizione indispensabile per valorizzare l’imponente patrimonio naturalistico di cui disponiamo e promuovere sviluppo sostenibile. (fm)
[Filippo Mancuso è presidente del Consiglio regionale della Calabria]