di FLAVIO STASI – Più passano i giorni, e meno si vedono spiragli per una risoluzione istituzionale dei gravi problemi generati dalla proposta di dimensionamento scolastico approvata dalla Provincia di Cosenza, perché si fa sempre più insistente l’ipotesi di intervento esclusivamente sugli istituti superiori.
Lo dico con grande chiarezza: non basta. La città di Corigliano-Rossano presenta tre parametri di criticità su quattro secondo l’osservatorio regionale, e tale circostanza autorizzerebbe delle deroghe positive, ovvero la salvaguardia di tutte le autonomie scolastiche, tenendo conto di un territorio di 350 chilometri quadrati, caratterizzati da località rurali, montane ed estremamente fragili. Ad essere penalizzate sarebbero soprattutto queste.
Nel peggiore dei casi, ovvero di mancata concessione di deroghe positive, non sono nemmeno plausibili “deroghe negative”. La popolazione scolastica di Corigliano-Rossano conta 7610 iscritti, tali da rendere necessarie almeno 7 autonomie con oltre 1000 iscritti, mentre l’attuale configurazione ne prevede 6.
Non voglio nemmeno citare gli altri casi, imbarazzanti sotto il profilo politico ed istituzionale, per i quali sono state mantenute o addirittura istituite autonomie che non hanno alcuna giustificazione. La città di Corigliano-Rossano deve essere rispettata tanto per ciò che riguarda gli istituti superiori, quanto per gli istituti comprensivi: in entrambi gli ambiti la proposta di piano è disastrosa, incoerente, inaccettabile.
Mi appello dunque nuovamente al Presidente della Giunta Regionale, Roberto Occhiuto, ed alla Vice Presidente, Giuseppina Princi: non si creino ulteriori ed inutili corto circuiti istituzionali – che creerebbero confusione e non giovano alla Calabria – e ci si relazioni con i contesti reali del territorio, partendo proprio dai dati dell’osservatorio regionale. Corigliano-Rossano non chiede di essere privilegiata, ma merita di essere rispettata. (fs)
[Flavio Stasi è sindaco di Corigliano Rossano]