di FRANCESCO GAROFALO – Addio freccia rossa e stazione di Sibari. Con la concretizzazione, dell’ormai noto progetto denominato lunetta, di fatto si esclude lo storico scalo ferroviario sibarita.
L’elaborato, redatto da Rete Ferroviaria Italiana ed approvato dalla Regione Calabria, prevede una bretella a ridosso del centro abitato di Sibari. Un’opera, che isola l’intero territorio da Roseto Capospulico a Sibari, in cui insistono il Parco Archeologico, il Museo Nazionale, centro turistici d’eccellenza e numerose aziende agricole di nicchia. Oltretutto, la realizzazione della bretella, avrebbe un violento impatto sia sotto l’aspetto ambientale e paesaggistico.
Ma quello che preoccupa, dopo i primi fuochi d’artifici, è il silenzio e la totale indifferenza, rispetto ad un problema che taglia l’alta Calabria dai grandi collegamenti e il resto d’Italia.
Alla luce di questo è opportuno che l’Amministrazione Comunale di Cassano, chieda al nuovo assessore regionale ai Trasporti, un tavolo per evitare questo ulteriore scippo. Cancellare, in nome di esigenze aziendali e di manovre politiche opportunistiche, la storia e la funzione della ferrovia di Sibari, significherebbe far vivere i cittadini di ricordi e poter dire: qui una volta c’era la stazione. (fg)
[Francesco Garofalo è presidente del Centro Studi “Giorgio La Pira”, di Cassano All’Ionio]