di FRANZ CARUSO – La tutela, la salvaguardia e la valorizzazione della Biblioteca Civica sono al centro delle politiche culturali della mia Amministrazione Comunale. Sin dal nostro insediamento, infatti, abbiamo provveduto a fare un planning delle condizioni di criticità, che ora stiamo risolvendo.
Siamo al governo della città da appena 16 mesi e rispetto alla Biblioteca Civica, sempre in stretto contatto con il suo Presidente, Antonio D’Elia, abbiamo fatto tantissimo seguendo doverosamente le procedure burocratico/amministrative che ci impone la normativa vigente. Non abbiamo la bacchetta magica e non potevamo risolvere una problematica enorme e che insiste da anni, in così poco tempo. Peraltro, di emergenze ne abbiamo avute e ne abbiamo tantissime da risolvere, in ogni ambito ed in tutti i settori dell’Ente e risulta veramente difficile il solo tentare di dare delle priorità. Ciononostante abbiamo cominciato a muovere tutti i passi necessari alla salvaguardia del nostro presidio culturale di eccellenza.
Abbiamo provveduto, innanzitutto, a nominare i due consiglieri di amministrazione spettanti all’Ente nelle persone dell’assessore Maria Teresa De Marco e del consigliere delegato al centro storico, Francesco Alimena e, contestualmente, la figura del revisore dei conti. Abbiamo, poi, deliberato, sin dallo scorso mese di dicembre di ripristinare la rata dovuta come Ente fondatore della Biblioteca Civica, pari a 100 mila euro in due rate biennali.
Una risorsa sospesa da anni e che, per quanto ci riguarda, non è stato facile impegnare atteso il dissesto del Comune ed il Piano di Riequilibrio che ci siamo accollati. Per quanto riguarda, poi, la parte strutturale della Biblioteca ricordo che essa è parte di uno dei più ambiziosi progetti del Cis, per complessivi 5 milioni di euro, il cui cantiere partirà a breve. Da pochi giorni si è conclusa, infatti, la gara di affidamento dei lavori dell’intero intervento che prevede l’adeguamento sismico della struttura, il suo efficientamento energetico con l’obiettivo di ridurne le spese e migliorarne la salubrità dell’ambiente, la rifunzionalizzazione dei servizi informatici, necessari per una fruibilità più completa, e la realizzazione, per come proposto per la coprogettazione con le associazioni di riferimento, della terrazza dei poeti.
Il tutto è stato portato avanti in stretta sinergia con la soprintendenza archivistica, unico soggetto titolato a stabilire la bontà o meno delle condizioni di conservazione del patrimonio librario. Se tutto questo lavoro è sinonimo di disinteresse da parte dell’amministrazione comunale, mi chiedo come si dimostra l’interesse, forse solo con denunce tardive e populiste? Non è questa la mia cultura, per fortuna, aggiungo.
Condivido e sostengo, infine, la proposta del presidente D’Elia di trasferire la proprietà della Biblioteca Civica, ma non la sede ed il patrimonio librario in essa contenuta, allo Stato. Ciò al fine di salvaguardarne la stabilità economica, avendo la struttura accumulato un debito di circa un milione e 600mila di euro e facendo registrare una spesa di funzionamento annuo di oltre 400mila euro che Comune e Provincia da soli, attese le attuali condizioni storiche, non potranno mai garantire. È questa una decisione certamente poco populista, ma di grande responsabilità perché volta a tutelare la Biblioteca Civica e, soprattutto, a renderla autonoma. (fc)
[Franz Caruso è sindaco di Cosenza]