di GIACOMO SACCOMANNO – Si continua a discutere su questa imperiosa opera, che unirà l’Europa ai paesi del Mediterraneo, oltre che la Calabria e la Sicilia, disquisendo, positivamente o negativamente, sull’impatto che ci sarà certamente. Ho preso atto del progetto, che dovrà, sicuramente, essere ulteriormente innovato, e non posso non ribadire che non ci sarà alcun impatto ambientale che non rientri nella norma. D’altro canto, esistono tutte le autorizzazioni, nulla osta e permessi.
E ben sappiamo che l’Italia è una nazione ove la burocrazia è sovrana e soprabbondante! Ma, non voglio soffermarmi su questioni già superate. È necessario, invece, considerare, con onestà intellettuale, che l’opera avrà un forte impatto sull’occupazione, sia nel momento della costruzione, che in quello successivo della manutenzione. Migliaia di giovani, di persone, di padri di famiglia non dovranno più andar via dalla Calabria e dalla Sicilia, ma potranno, finalmente, lavorare nella propria terra ed accanto ai propri cari. Non è, sicuramente, una questione di poco conto, se pensiamo che il Sud ha perso migliaia di giovani che sono stati costretti ad andare via per poter trovare un posto di lavoro. Basterebbe solo questo per rendere l’opera accoglibile e meritoria di essere realizzata al più presto.
Ma, è indispensabile segnalare che la presenza reale di una possibilità occupazionale sarà un vero e concreto antidoto per contrastare la povertà, la‘ndrangheta e la criminalità organizzata. Nessun dubbio vi può essere, infatti, che un giovane che ha voglia di lavorare sceglierà, sicuramente, la strada della regolarità e della piena legalità, deviando o abbandonando quella delle condotte illecite. Certamente, vi saranno soggetti che continueranno a delinquere, ma questi saranno in numero minore e non avranno, certamente, il sostegno di chi ha scelto un percorso diverso ed all’opposto. D’altro canto, chi non vuole il ponte e le opere connesse vuol dire che vuole lasciare in povertà la Calabria e l’evidente e pacifica soggezione alla criminalità organizzata.
Quindi, dopo oltre 50 anni si sta concretizzando il sogno di molti meridionali, ma principalmente si potrà cominciare a ragionare su crescita e sviluppo effettivo. La perseveranza e la costante attività di Matteo Salvini consentiranno di portare a termine questo importantissimo progetto e tante altre infrastrutture collegate. E solo questione di tempo e i cittadini del Sud sapranno apprezzare la laboriosità e l’impegno assunto dal ministro Salvini nei confronti del Mezzogiorno, ricco di risorse, ma povero di idee e di vera programmazione. (gs)
[Giacomo Saccomanno è commissario regionale della Lega e membro del Cda della Società dello Stretto di Messina]