di GIUSI PRINCI – È necessario che la scuola sia un luogo di formazione e di educazione per la pace, un luogo nel quale gli studenti possano imparare a rispettare le diversità culturali e a promuovere il dialogo con l’altro. E l’insegnamento e la tutela di questi valori passano necessariamente dalla conservazione della memoria storica della vergogna dell’Olocausto, che diventa una preziosa occasione per evitare che gli errori del passato si ripetano nel futuro e che mantiene, nonostante il passare del tempo, una formidabile attualità.
Sono particolarmente soddisfatta per il risultato conseguito dagli studenti del Convitto nazionale di Stato “Gaetano Filangieri” di Vibo Valentia, che hanno superato la fase regionale e si sono qualificati a quella nazionale nell’ambito della XXII edizione del concorso “I giovani ricordano la Shoah” indetto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
La vostra Comunità è riuscita perfettamente a promuovere il rispetto, la tolleranza, la collaborazione con il prossimo e la difesa dei valori di libertà e democrazia e a trasmetterli agli studenti, facendo tesoro di quanto è accaduto in passato. Cari Studenti, sappiate che siete un orgoglio per questa Regione e che rappresentate in tutta Italia le eccellenze di questo territorio: Vi auguro pertanto di continuare nello studio con la curiosità e la serietà che avete dimostrato in questa occasione e di custodire e praticare nella quotidianità i valori democratici e umani che i vostri insegnanti vi hanno trasmesso.
Partendo dalla preziosa attività del Convitto e auspicando che possa essere da esempio per le istituzioni scolastiche calabresi, colgo l’occasione per ribadire l’enorme importanza dello svolgimento, all’interno di tutte le scuole, di momenti di approfondimento e di riflessione su tematiche di così grande spessore e anche su pagine buie della storia umana, perché, soprattutto se rivolte ai più piccoli, permettono di lavorare sulla coscienza civica, fornendo preziose occasioni di crescita personale e morale e favorendo la formazione di una più ampia coscienza collettiva.
I recenti fatti di cronaca ci hanno portato, inevitabilmente, a capire quanto sia delicato l’equilibrio della Pace. Oggi come non mai, si averte il grave pericolo di una società civile incapace di ascoltare e indignarsi sui tanti episodi di intolleranza e discriminazione, e occorre pertanto fare tesoro di quanto avvenuto in passato, tenere vivo il ricordo di quanto è accaduto nella prima metà del secolo scorso per mantenere le capacità e l’umanità di guardare sempre all’altro con interesse e senso di inclusione. (gp)
[Giusi Princi è vicepresidente della Regione Calabria]