di LUIGI SBARRA – Come mai in passato, la partita dello sviluppo si vince al Sud, nel riscatto delle nostre aree interne e sottoutilizzate, nella capacità di colmare quei divari occupazionali, economici e infrastrutturali che feriscono la giustizia sociale e frenano la crescita non solo del Mezzogiorno, ma del Paese e dell’intero continente.
Le grandi priorità che oggi abbiamo davanti possiamo sintetizzarle nella necessità di aumentare retribuzioni e pensioni per fronteggiare il carovita e l’inflazione, rinnovare tutti i contratti pubblici e privati, tagliare le tasse sul lavoro, cambiare le pensioni, rafforzare l’occupazione, investire sulla sanità pubblica, darsi un grande piano nazionale per la formazione e la crescita delle competenze. Oggi abbiamo un’opportunità decisiva e imperdibile: quella del Pnrr, che va ‘messo a terra’ in modo completo e veloce per spezzare le diseconomie delle nostre aree deboli.
Dobbiamo lavorare coesi, pancia a terra, per realizzare infrastrutture materiali, digitali e sociali, per connettere la nostra Calabria, il nostro Mezzogiorno, al continente e renderlo finalmente uno strategico ‘collettore’ euro- mediterraneo di interscambio culturale, commerciale, economico.
La parola d’ordine è ‘insieme’. Come è stato negli anni della Programmazione negoziata. Come deve essere oggi, di fronte a opportunità irripetibili che devono vederci tutti remare nella stessa direzione. (ls)
[Luigi Sbarra è segretario nazionale di Cisl]