di MARIAELENA SENESE – Ogni morte sul lavoro è un fallimento collettivo della nostra società. Il nostro impegno quotidiano, attraverso campagne come Zero morti sul lavoro, è quello di ribadire con forza che ogni vita persa è una ferita inaccettabile per la dignità del lavoro e per il futuro della nostra regione.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel discorso di fine anno ha sottolineato la necessità di mettere la sicurezza sul lavoro al centro dell’agenda nazionale. Le sue parole devono tradursi in azioni immediate: non possiamo più tollerare ritardi o superficialità. I dati sulle morti bianche, particolarmente in Calabria, parlano di un’emergenza che richiede risposte straordinarie.
La Uil Calabria lancia, quindi, un appello alle istituzioni e al mondo delle imprese per: rafforzare i controlli ispettivi per garantire che le norme di sicurezza vengano rispettate e applicate rigorosamente; investire nella formazione continua sia per i lavoratori che per i datori di lavoro, affinché siano pienamente consapevoli dei rischi e dell’importanza dell’utilizzo corretto di dispositivi di protezione individuale e promuovere una cultura della sicurezza, nella convinzione che la prevenzione deve diventare una priorità condivisa da tutti, attraverso campagne di sensibilizzazione e un dialogo costante tra parti sociali, imprese e istituzioni.
La Uil Calabria ribadisce l’urgenza di aprire un tavolo straordinario con la Regione Calabria per implementare un Piano straordinario per la sicurezza sul lavoro.
Non possiamo più rimandare: ogni lavoratore ha diritto a tornare a casa sano e salvo. Ogni morte evitabile è una responsabilità che dobbiamo assumerci come collettività.
La Uil Calabria continuerà a essere in prima linea in questa battaglia, portando avanti con determinazione la campagna Zero morti sul lavoro, affinché tragedie come quella di Lamezia appartengano al passato e mai più si ripetano. (ms)
[Mariaelena Senese è segretaria generale Uil Calabria]