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L’OPINIONE / Mario Cardia: Estate Reggina, il disastro è servito

di MARIO CARDIA – Estate Reggina, il disastro è servito: al 3 luglio nemmeno l’ombra di un calendario ed associazioni ancora senza autorizzazioni Incredibile ma vero, nonostante il bando prevedesse la possibilità di utilizzare spazi pubblici a partire dal 29 giugno e le richieste da parte di diverse associazioni del nostro territorio, ancora tutto tace, con manifestazioni rinviate perché prive di autorizzazioni.

Siamo davvero ad un punto di non ritorno!  E questa che, a dire del sindaco e della maggioranza, doveva essere l’estate della rinascita, con migliaia di turisti quotidianamente nella nostra città grazie allo scalo reggino che è l’aeroporto più in crescita in Italia, si è trasformato nel peggiore degli incubi.
I ritardi hanno solo una motivazione politica: la mancanza di idee ed una gestione totalmente inefficace. E con chi se la prenderà il Sindaco stavolta…considerato che il delegato all’estate ed ai grandi eventi è lui! Probabilmente in questi giorni il Sindaco ritiene di avere cose più importanti a cui pensare e quindi la Città e i cittadini, tanto per cambiare, passano in secondo piano.
Pur trovandoci di fatto nel cuore dell’estate ed avendo fondi da investire, ci troviamo con una Estate Reggina non pervenuta, senza uno straccio di programma, una data, nulla!
Non va meglio per i chioschi del Lungomare ancora chiusi tranne uno, l’unico non andato a bando o per il Lido Comunale con una passerella nel deserto. Ancora, poi, si aspetta l’apertura degli infopoint posti in via marina tristemente chiusi per l’incredulità dei turisti che affollano il nostro lungomare
L’estate reggina… è in autunno!!
Mentre Messina vola, ma anche la nostra provincia fa lo stesso con esempi positivi come quello di Roccella, a Reggio Calabria tutto tace. Al 2 luglio non è ancora stato pubblicato il calendario degli eventi. Un calendario che, in nome della programmazione che un’amministrazione comunale deve mettere in cima alle proprie priorità, andrebbe pubblicato diverse settimane prima del solstizio d’estate e non con colpevole ritardo.
Mi chiedo perché a pagarne le spese siano sempre le associazioni ed i cittadini del nostro territorio, costrette a rinviare eventi già programmati per i ritardi di un’amministrazione che è ormai ai titoli di coda. (mc)