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Metafora del covid nella società del Mulino Bianco

L’OPINIONE / Patrizia Nardi: l’ignoranza della propria ignoranza, una sindrome

di PATRIZIA NARDI – L’ignoranza della propria ignoranza é una sindrome, si chiama effetto Dunning-Kruger. Una sorta di distorsione “che induce le persone con poca o nessuna conoscenza sull’argomento di cui si sta parlando a non essere in grado di accorgersi che il loro ragionamento, le loro scelte e le loro conclusioni sono semplicemente sbagliate”.

Mi sembra che la sindrome incomba su di noi. E siamo talmente convinti di avere ragione che davvero abbiamo perso la capacità di discernimento. Urliamo, protestiamo, scendiamo sulle piazze a ragione; ma anche a torto, a fomentare disordini sociali, in chiave politica. Vergogna.

La curva dei contagi, lentamente, era ripartita già nella seconda metà di agosto. Eravamo riusciti a fermarla grazie all’isolamento fisico. Tant’è che i contagi successivi a quel periodo sono soprattutto contagi che si verificano a causa dei rientri dall’estero, di ritorno dalle vacanze . Apriamo, avevamo detto. Diamo i bonus vacanza. L’economia delle vacanze é in ginocchio. O no? Abbiamo circolato, ovunque.

Risultato: progressivamente, passando per tutti i luoghi d’incontro non o poco controllati (spiagge, piazze, mezzi pubblici) la curva ha ripreso costantemente a risalire, fino ai 21 mila contagiati di ieri. Era inevitabile. E oggi non c’é più la possibilità del tracciamento, cosa che certamente i medici da tastiera sapranno cosa voglia significare. Nessun luogo aperto alla frequentazione si può considerare un luogo sicuro (compresi i luoghi di lavoro, i bar, i ristoranti, le palestre, i teatri, i treni, gli aerei, i pullman, le piscine, i musei, i negozi, la scuola e così via) se non si seguono meticolosamente le regole, regole chiare ed efficaci. E se non si attuano i controlli.
Io ne ho viste di regole infrante, cortei politici di protesta senza mascherine, spiagge e tavolini pieni di persone vicine vicine, movide varie. Come se il problema fosse di qualcun altro. Indisponibili a rinunciare anche per un solo minuto alla “libertà” di vivere. Non cci nn’è coviddi.

Il problema è che questo virus la toglie la libertà di vivere, davvero e in assoluto: lo sta facendo da febbraio, implacabile. Quante stupidaggini, il virus depotenziato, il virus sparito, tutto e il contrario di tutto, i negazionisti, che andrebbero perseguiti per istigazione al reato di procurata strage. Una situazione molto pericolosa, soprattutto dove i sistemi sanitari sono e continuano ad essere inadeguati e insufficienti nonostante i fondi destinati negli ultimi mesi e la strumentazione inviata e non utilizzata. In Calabria, per esempio. Ma tant’è, siamo tutti costantemente in campagna elettorale, per cui produciamo solo pensieri ed azioni interessate. Vergogna, davvero. Mentre gli estremismi sono tornati sulle strade, a mettere in atto strategie delle tensioni del secolo scorso e a terrorizzare la gente, che forse non sa neanche cosa sia una strategia della tensione e perché si faccia. Troppe case da mulino bianco, troppe paillettes, troppi messaggi falsi e patinati di tv improbabili. Pochi libri, poca cultura. Dunning e Kruger avevano ragione. Vergogna nostra. (pn)