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L’Ospedale Chidichimo di Trebisacce riaprirà: È stata deliberata la nuova riconfigurazione

L’Ospedale “G. Chidichimo” di Trebisacce riaprirà grazie alla configurazione del presidio ospedaliero approvata da Andrea Urbani, Commissario ad Acta per l’esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato, e proposta dall’Asp di Cosenza, su indicazione del Comune di Trebisacce.

Di fatto, attraverso questo importante e risolutivo atto, sono stati definiti nel dettaglio i reparti e le funzioni di cui l’Ospedale Chidichimo si comporrà.

Nello specifico, come indicato negli allegati B e C dell’atto, vi è una previsione di 80 posti suddivisi nell’ambito dei reparti di Medicina Generale+Day Hospital (20+12 posti), Chirurgia generale + Day Surgery (12+6 posti), Lungo Degenza (10 posti), a cui si aggiungono 14 posti per Dialisi e 6 posti di sosta breve per il Pronto Soccorso, per un totale di 80 posti. Previsti Ambulatorio di Chirurgia generale, Ambulatorio di Urologia, Ambulatorio di Chirurgia Generale e vulnologia, Ambulatorio Terapia del Dolore, Ambulatorio Diagnosi e cura cefalee, Servizio di Radiologia convenzionale, Risonanza Magnetica Nucleare Aperta (Unica in tutta la provincia di Cosenza), Mammografia, Ambulatorio di oncologia medica, Ambulatorio di ecocolordoppler vascolare, Ambulatorio di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva, Ambulatorio Malattie dismetaboliche e Diabete, Ambulatorio di Ematologia, Ambulatorio di Ecografia Internistica, Ambulatorio di Ecografia Addominale ed interventistica, Ambulatorio di Ecografia Mammaria, Ambulatorio di Ecografia Neonatale, Ambulatorio scompenso cardiaco, Ambulatorio riabilitazione cardiologica ambulatoriale minore, Ambulatorio prevenzione malattie cardiovascolari, Ambulatorio cardiologia/controllo pace maker, in un elenco esemplificativo e non esaustivo.

«Abbiamo tagliato un nuovo, importante, risolutivo traguardo – ha dichiarato con soddisfazione il sindaco di Trebisacce, Franco Mundo –. Sotto il profilo burocratico, amministrativo e formale la deliberazione di Urbani, di fatto, disegna il contenuto dell’Ospedale Chidichimo ed impegna gli organi preposti a procedere agli atti necessari. Il passaggio successivo sarà la definizione del personale, ma anche qui la previsione del Commissario ad Acta parla chiaro. Sotto il profilo delle sale operatorie invece si sta procedendo tramite Invitalia, perché i fondi sono già disponibili».

«Apprezziamo – ha aggiunto – il fatto che l’Asp, nel trasmettere lo schema di riferimento della struttura abbai recepito le indicazioni del Comune di Trebisacce, segno che la nostra battaglia, da sempre portata avanti con risolutezza e decisione, ci sta permettendo di raggiungere i risultati che ci siamo prefigurati. Ancora non abbiamo raggiunto la meta ma il traguardo, cioè la riapertura dell’Ospedale Chidichimo si scorge all’orizzonte. Con l’aiuto di tutta la nostra comunità e forti della certezza che il nostro territorio ha diritto alla riapertura dell’Ospedale Chidichiamo, continueremo a lottare senza sosta fino al conseguimento dell’unico risultato che accetteremo: restituire a tutti i cittadini l’Ospedale Guido Chidichimo di Trebisacce».

«Naturalmente – ha concluso – occorrono i tempi tecnici necessari a sia per predisporre gli appalti sia per assumere il personale che sarà destinato direttamente all’Ospedale di Trebisacce. Tanto sarà specificato nei bandi di concorso. Continuiamo a lavorare cercando di essere sempre propositivi e di migliore l’offerta dei servizi sanitari».

Grande soddisfazione è stata espressa da Andrea Renne, responsabile Alto Jonio per la direzione provinciale di Italia del Meridione: «La notizia di questa riapertura è una vittoria per tutti, soprattutto per chi ci ha sempre creduto pur non illudendosi mai. Non ci siamo mai arresi a questo “scippo” e attraverso manifestazioni e missive condotte e scritte in prima persona, abbiamo voluto mantenere alta la dignità di un popolo totalmente abbandonato e dimenticato».

«Anche quando il Consiglio di Stato – ha aggiunto – aveva confermato l’obbligo al Commissario Urbani di riattivare urgentemente l’ospedale Guido Chidichimo, non mi sono lasciato coinvolgere da facili entusiasmi ma l’ho considerato un piccolo significativo passo in avanti. Considerando che il commissario più di una volta era venuto meno al mandato assegnatogli abbiamo sempre ribadito che saremmo stati vigili e attenti, denunciato ulteriori attese e ritardi. Così è stato ed oggi possiamo dire che questa vittoria è anche la nostra». (rcs)