L’abusivismo edilizio è un fenomeno di diffusa perpetrazione del reato di abuso edilizio tale da assumere una particolare e incisiva rilevanza sociale e politica. Oggi, uno degli aspetti di maggior rilevanza nell’analisi del fenomeno abusivistico è la rischiosità della violazione di norme e disposizioni legate alla sicurezza.
Fra queste, diverse norme vietano l’edificazione su suoli che non consentano un accettabile grado di sicurezza statica dell’eventuale edificato. È il caso, ad esempio, di aree soprastanti zone a rischio frana o alluvione, zone a elevato rischio sismico. L‘abusivismo perpetrato su suoli non idonei alla fabbricazione – come diversi casi di cronaca hanno mostrato – è fonte di grave pericolo. La Regione Calabria, dunque, intende rafforzare le azioni di prevenzione e dissuasione delle attività edilizie abusive sul territorio, contrastando il fenomeno dell’abusivismo edilizio in base agli strumenti normativi vigenti.
Per questi motivi la Giunta regionale della Calabria, nella riunione odierna, su indicazione del presidente Roberto Occhiuto, ha deliberato il commissariamento, per inerzia e inadempienza, di 30 Comuni che non hanno esercitato la necessaria vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia in tema di controllo del territorio e repressione dell’abusivismo.
Sempre su proposta del governatore Occhiuto, è stata approvata anche la delibera di indirizzo per la deroga alla procedura di dibattito pubblico nel merito degli interventi di miglioramento funzionale di alcuni tratti dell’autostrada del mediterraneo A2. Si tratta del tragitto che va dal km 258+800 (svincolo di Cosenza) al km 286+000 (svincolo Altilia), escluso lo svincolo di Rogliano (km 273+800. Nello specifico con questo atto si identifica l’opera di competenza dell’Anas come infrastruttura di rilevanza sociale avente impatto sull’ambiente e sull’assetto del territorio di particolare interesse pubblico.
Deliberata la presa d’atto della proposta di riprogrammazione finale, approvata dal Comitato di sorveglianza, del piano finanziario dell’asse 8 “promozione, occupazione sostenibile e di qualità”. Si tratta di una misura volta a mitigare gli effetti della crisi energetica sul sistema economico della regione Calabria sotto forma di contributo, in conto capitale, in favore delle piccole medie imprese che presentano fabbisogni di liquidità determinati dall’incremento delle spese legate al consumo energetico. La misura prevede anche il sostegno alle famiglie vulnerabili che devono far fronte ai costi del consumo energetico. La dotazione finanziaria è di 60 milioni di euro.
Approvato, inoltre, il Piano di azione 2021-2027 sulla biodiversità delle aree protette il quale prevede azioni di tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione delle aree ricadenti nella Rete natura 2000 e delle infrastrutture verdi. L’obiettivo è di rafforzare la tutela della biodiversità e promuovere il turismo sostenibile nelle aree protette e nei territori ad elevata valenza naturalistica.
La Giunta ha, poi, approvato altre due delibere su proposta congiunta del presidente Occhiuto e dell’assessore allo sviluppo economico e attrattori culturali Rosario Varì.
In seguito all’avvio dell’attività di redazione e aggiornamento del Piano energetico della Regione, anche alla luce dei rilevanti cambiamenti che hanno interessato il contesto energetico regionale negli ultimi anni, è stato approvato il “Rapporto preliminare ambientale” e, contestualmente, l’avvio della procedura di “Valutazione ambientale strategica”.
Deliberati anche gli indirizzi – elaborati dal Dipartimento sviluppo economico e attrattori culturali e condivisi con il Dipartimento turismo, marketing territoriale e mobilità -, per l’attuazione dell’obiettivo specifico RSO1.3 attraverso il quale si punta a rafforzare la crescita sostenibile, la competitività e la creazione di posti di lavoro nelle imprese regionali. Gli indirizzi per l’attuazione definiscono un quadro pluriennale degli interventi, con la relativa tempistica, criteri chiari e oggettivi per la gestione, orientati a facilitare l’accesso agli strumenti, fissa obiettivi e risultati attesi, sui quali l’Amministrazione si impegna, introduce un sistema di governance fondato sul confronto costante con gli operatori e le rappresentanze di interesse, fondandosi su una base informativa affidabile e aggiornata in grado di supportare le decisioni.
Infine, su indicazione dell’assessore all’agricoltura, Gianluca Gallo, è stato approvato il calendario venatorio per la stagione 2023-2024 che pone in essere tutte le misure necessarie a mantenere e/o riportare lo stato di conservazione degli uccelli ad un livello soddisfacente e di evitare il deterioramento dello stato attuale di conservazione, anche seguendo le indicazioni proposte dal Mipaaf. (rcz)