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L’Unical uno dei siti pilota nel progetto europeo “Ebalanceplus”

L’Università della Calabria, oltre a essere l’unico partner italiano con il Gruppo di ricerca di Sistemi Elettrici per l’Energia del Dimeg (Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale), sarà uno dei siti pilota del progetto europeo Ebalanceplus, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 e gestito dal Consorzio Ebalanceplus.

La professoressa Anna Pinnarelli, docente nel Corso di laurea magistrale in Ingegneria Energetica, svolgerà il ruolo di team leader e project manager per il partner Unical per il progetto che vuole sviluppare una piattaforma per la gestione ottimale dell’energia prodotta da fonte rinnovabile con l’obiettivo di garantire il bilanciamento tra generazione e domanda a livello locale.

La piattaforma raccoglierà e fornirà informazioni sulla generazione e il consumo di elettricità ai diversi attori operanti nel sistema elettrico e, attraverso opportuni algoritmi, consentirà di migliorare le prestazioni dell’intera rete in termini di qualità, sicurezza, affidabilità e resilienza.

Il sito pilota in Italia sarà realizzato presso l’Unical e interesserà alcuni cubi con i relativi impianti fotovoltaici installati su tetto e uno dei centri residenziali, nonché alcune delle cabine di trasformazione Mt/bt, con il coinvolgimento sin dalle prime battute di tutti gli utenti finali tra cui anche gli studenti del campus, attraverso interviste che mirano a conoscere quali siano le aspettative dell’utente finale quando si parla di rinnovabili e tecnologie smart.

L’elettricità è tradizionalmente generata, principalmente, da mega centrali, alimentate da combustibili fossili, dislocate in aree non urbane per poi essere consumata per lo più in ambienti urbani. Ma in futuro l’elettricità sarà sempre di più prodotta da fonti rinnovabili localizzate nelle aree urbane. Le fonti rinnovabili, dal punto di vista di un gestore del sistema, aumentano drammaticamente la complessità perché la produzione elettrica in questo caso è caratterizzata da forte variabilità e aleatorietà e, comunque, vale sempre il principio che l’immagazzinamento dell’energia prodotta è difficile da realizzare (sia dal punto di vista economico che tecnico).

Il gestore di un sistema elettrico deve perciò bilanciare continuamente i livelli di produzione in funzione dei livelli di richiesta. Il problema è che bisogna gestire alti livelli di incertezza sia dal lato della produzione (per la presenza di energia da fonti rinnovabili) che dal lato della domanda. Anche i consumatori, infatti, possono diventare piccoli produttori e la loro decisione di consumare o rivendere alla rete parte della produzione realizzata attraverso le fonti rinnovabili contribuisce all’aumento della complessità.

L’inserimento di queste reti di piccoli produttori che in parte consumeranno in proprio e in parte cederanno alla rete generale (ovvero le smart grids) trasformerà profondamente il settore energetico, sia in termini di gestione complessiva a livello macro e micro, sia in termini di comportamento dei singoli produttori/consumatori. (rcs)