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MAIDA (CZ) – Il sindaco Paone: Vena di Maida al centro delle strategie comunali

I sindaco di Maida, Salvatore Paone, ha dichiarato che «non esiste riqualificazione economica né rigenerazione culturale, sociale, turistica, patrimoniale senza un progetto concreto ed inclusivo della frazione di Vena, valore aggiunto del territorio».

«Il nostro territorio deriva da una fusione di Comuni ante litteram (Vena e Maida), avvenuta nel corso dell’800, ed è un dovere civico rispettare e valorizzarne le differenti origini e caratteristiche – ha proseguito il primo cittadino – facendole diventare un punto di forza e di distinzione per l’intera comunità locale, che deve viaggiare ad un’unica velocità. Grazie ai contributi del PNRR, questa Amministrazione intende mettere in piedi una strategia condivisa, partecipata e concertata anche con la cittadinanza per la predisposizione e l’attuazione di interventi programmatici definiti tenendo conto delle esigenze specifiche di tutte le aree coinvolte».

«Lo scopo è quello di implementare ed ottimizzare il percorso di integrazione e valorizzazione, già avviato negli anni scorsi, intercettando fondi comunitari da investire nella frazione di Vena, già protagonista nel progetto “Maida Borgo Vit@le” presentato a valere dell’avviso “Attrattività Borghi storici” – informa il Sindaco Paone –. Nel progetto dei borghi, l’Amministrazione ha spinto per una equa distribuzione delle spese ammissibili e delle attività da realizzare in tutte le aree cittadine, prevedendo il coinvolgimento diretto dell’associazionismo in otto interventi sui dodici programmati e puntando sulla valorizzazione delle identità locali, nello specifico con la realizzazione nella Frazione di Vena: del Museo della Cultura arbëreshë; di eventi culturali quali rassegne culturali delle minoranze linguistiche, concerti musicali tematici, convegni sull’inclusione  e sull’integrazione sociale; della creazione di un hub turistico  con il recupero storico del patrimonio edilizio privato in disuso e col rilancio delle potenzialità turistiche; della “Casa della Cultura G. De Rada”; delle attività di raccolta, digitalizzazione e catalogazione delle tradizioni orali di particolare rilevanza etnoantropologica; di contrastare i fenomeni di regresso e rarefazione della componente immateriale del patrimonio, tutelare le radici culturali e le tradizioni; e tantissime altre iniziative ed investimenti strutturali idonei a intensificare i legami tra la comunità locale e rendere attrattivo il territorio nella sua totalità».

«La nostra Amministrazione – ha concluso – sta ridefinendo insieme ai funzionari comunali la strategia di integrazione, inclusione e crescita condivisa per Maida e Vena alla luce delle nuove opportunità dei finanziamenti pubblici previsti per il periodo 2022-2028, con lo scopo di ridisegnare un nuovo volto del Paese e dare slancio allo sviluppo economico, turistico, culturale, enogastronomico,  esperienziale e green, dare supporto al comparto agricolo, potenziare la residenzialità e la riqualificazione urbana, sostenere la creazione di nuova occupazione di qualità, e promuovere innovative forme di digitalizzazione per esportare con un “click” all’estero il marchio “M@ida”, forte della nostra storia e bellezza centenaria». (rcz)