È un celebrity-chef, cultore della dieta mediterranea, ma soprattutto propugnatore del ritorno alla cucina vera, la sana delle mamme e della tradizione, dove gli ingredienti (straordinari, quelli calabresi) la fanno da padrone. Francesco Mazzei, chef originario di Cerchiara, con tre rinomati ristoranti a Londra (la sua Sartoria in Saville Road è celebratissima), oggi si vede dedicata una bella pagina su La Stampa di Torino con un brillante ritratto a firma di Claudio Gallo.
Mazzei non solo non ha mai dimenticato le sue origini (torna ogni volta che può in Calabria) ma ne ha fatto un punto d’orgoglio, conquistando gli inglesi con la ‘nduja di Spilinga e le altre prelibatezze del territorio: bergamotto di Reggio Calabria, la liquirizia di Rossano, il peperoncino di Calabria. «Ora – ha dichiarato Mazzei a La Stampa – gli inglesi conoscono bene i nostri piatti, non è come 25 anni fa che faticavi a comprare l’olio d’oliva»-
«Mazzei – scrive Claudio Gallo sulla Stampa – a 45 anni è il cuoco italiano più famoso della capitale inglese. Ha insegnato a vip e businessman i sapori del Meridione». Cucina della mamma, mani dello chef: che significa? – chiede Gallo a Mazzei. La risposta esprime tutta la filosofia dello chef: «Quando dico mamma, dico zia, nonna, la cucina paesana, insomma. Per me è la rielaborazione dei piatti della mia infanzia, quelli che ti rimangono nella memoria. Vengo da una famiglia religiosa, il baccalà lo mangiavamo a Natale, le puntarelle alla vigilia, a capodanno il pollo ripieno con i bucatini. Aggiungo le tecniche della cucina moderna e mi attengo strettamente alla stagionalità, mai ingredienti fuori periodo». (zc)