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Medicina a Cosenza, avanti tutta: già due accordi per tirocini di medici e infermieri

Medicina a Cosenza, avanti tutta: già due accordi per tirocini di medici e infermieri

di FRANCO BARTUCCI Già firmati due accordi con Azienda sanitaria provinciale e Azienda ospedaliera di Cosenza per i tirocini di medici e infermieri.

Il progetto Medicina-Unical  procede a passi spediti. In questi giorni sono stati firmati tra Unical, Azienda sanitaria provinciale e Azienda ospedaliera due diversi accordi attuativi del protocollo con la Regione Calabria: uno con il commissario dell’Ao Vitaliano De Salazar per lo svolgimento di attività relative al corso di laurea in Infermieristica, l’altro con il commissario dell’Asp Antonio Graziano per Infermieristica e Medicina e Chirurgia TD (Tecnologie Digitali). 

I protocolli riguardano, in particolare, un passaggio che consentirà ai tirocinanti del corso di Infermieristica, di frequentare le strutture ospedaliere cosentine sin dal prossimo mese di ottobre. 

Azienda ospedaliera e sanitaria metteranno, quindi, a disposizione le proprie unità operative e i professionisti migliori, preparati a tale funzione, quali guide di tirocinio per ciascuno studente.

«Nei corsi di laurea degli infermieri e delle altre professioni sanitarie – ha affermato il Rettore, Nicola Leone – i tirocini rappresentano la parte centrale della formazione clinica/assistenziale degli studenti. I setting assistenziali dell’azienda ospedaliera (con le sue aree mediche, chirurgiche e specialistiche ad alta e media intensità assistenziale) da un lato, e quelli dell’Asp specifici e tipici dell’assistenza territoriale, domiciliare e di prossimità dall’altro, garantiscono agli studenti, futuri professionisti sanitari, l’acquisizione delle competenze previste dai rispettivi profili per l’esercizio della professione sia in ospedale che nel territorio».

«La pratica al letto del paziente o al suo domicilio, consentirà di trasformare le conoscenze teoriche apprese sui banchi dell’università, in prassi clinica guidata dalle conoscenze scientifiche» ha concluso Leone. Per quanto riguarda il corso di Medicina, la convenzione attuativa, consentirà agli studenti e agli specializzandi di formarsi nelle corsie delle strutture ospedaliere della provincia. Infatti, non sarà solo l’ospedale di Cosenza ad essere coinvolto nelle attività didattico-formativa e di ricerca».

«L’accordo sottoscritto – ha spiegato – prevede che saranno messe a disposizione dell’Università della Calabria altre strutture ospedaliere e di ambito medico-sanitario provinciale: le strutture ospedaliere di Castrovillari, Cetraro-Paola, Corigliano-Rossano, Acri, San Giovanni in Fiore, Trebisacce, le strutture medico-sanitarie afferenti all’Asp di Cosenza, Istituto di Ricerca e Cura a carattere scientifico – Istituto nazionale di riposo e cura per anziani – Inrca Presidio ospedaliero di ricerca di Cosenza».

Nel chiudere questo servizio è  il caso di sottolineare  tre aspetti  importanti  che vanno  nella  direzione  di completare  il progetto  ottenendo  i migliori  risultati. Il primo riguarda, che a seguito  dell’istituzione all’Unical  dei tre corsi di laurea  in Medicina, Infermieristica, Medicina e Tecnologia  Digitale, nonché  della stipula  delle convenzioni  che hanno coinvolto  la Regione  Calabria, l’azienda Ospedaliera di Cosenza e la relativa Azienda Sanitaria  provinciale  cosentina, l’ospedale “Annunziata” di città  dei Bruzi, con l’annessione degli  ospedali  satelliti funzionanti sul territorio  provinciale cosentino previsti nella sopra citata  convenzione, diviene Ospedale universitario a tutti gli effetti secondo la precisazione  del prof. Sebastiano Andò, anziché  Policlinico universitario, grazie alla frequentazione dei professori, ricercatori, studenti e specializzandi dei corsi di laurea  dell’Unical di cui sopra.

Resta per il futuro, comunque, la decisione di costruire in tempi rapidi il nuovo ospedale che in prospettiva della realizzazione  della Città  unica la collocazione  dovrebbe essere decisa dalle istituzioni che verranno  interessate e coinvolte in modo unitario di cui al  disegno  di legge regionale  in discussione in questi giorni.

In secondo luogo bisogna da subito mettere al lavoro per  ottimizzare  i servizi  ospedalieri che vengono erogati  nei vari ospedali  richiamati  dalla convenzione, motivando  e formando il personale medico sanitario ed impiegatizio  attualmente  in servizio per ben accogliere e gestire al meglio questo nuovo percorso di assistenza sanitaria e programmazione universitaria.

L’efficienza e l’efficacia dei servizi sono fondamentali  per tutelare, nella riservatezza dei rapporti, il valore della “soddisfazione” del curante e rispettivi familiari, creando  sul campo un clima  comunicativo interattivo e sinergico tra reparti medici in modo sociale  e collaborativo. Gli aspetti sociali ed umani incentrati culturalmente e moralmente devono essere collocati come valori primari nell’esercizio delle rispettive funzioni  professionali.

In terzo luogo vi è  l’auspicio che all’Unical, essendo un Ateneo con legge e statuto speciale unico in Italia nel numero programmato e chiuso  degli studenti per tutti i corsi di laurea, sia concesso con deroga speciale (sollecitata in questo caso dal Presidente della Regione Calabria) che i posti assegnati in base alla distribuzione  nazionale vengano  ripartiti secondo il regolamento ministeriale del 1972 stabilito per legge istitutiva e cioè  l’80% a studenti calabresi o figli  di emigrati calabresi residenti all’estero, il 15% a studenti extra regione  e il 5% a studenti stranieri. Così facendo si può costituire quella classe  medica  Infermieristica  che manca alla Calabria. (fb)

[In copertina, Nicola Leone – Unical, Vitaliano De Salazar – Ao  e Antonio Graziano – Asp]