di GILDA DE CARO – Gentile Ministro Sangiuliano, il 28 settembre, per noi di Civica Amica è stata una giornata speciale: godiamo degli spazi della Galleria Nazionale di Cosenza dove è iniziato il quarto laboratorio del Progetto “Leggere qui e là il Centro Storico di Cosenza” sentiamo la necessità e l’urgenza di rivolgerle un appello per la nostra storica Biblioteca Civica.
Imitiamo giornalisti noti e impegnati come Pino Nano e Franco Abruzzo, così come gli onorevoli Antoniozzi e Loizzo e le perorazioni degli eletti calabresi, così come quelle dell’Accademia Cosentina. Vogliamo unire anche la nostra voce a tutte le altre, non solo per attirare l’attenzione su una tale grave circostanza, spinti soprattutto per le sue dichiarazioni e i suoi interventi più recenti: Lei, solerte, partecipa e chiarisce come dall’alto della sua carica si profonde a tutela e in difesa di un patrimonio, che definisce il più importante al mondo.
La Biblioteca Civica di Cosenza fa parte di questo tesoro dal valore inestimabile. Essa è stata donata alla città dagli Accademici da oltre 120 anni per promuovere l’istruzione e l’educazione dei cosentini; è chiusa da quattro anni, ormai con un dipendente, una sola dei 27 in organico senza retribuzione da molto, molto tempo.
Civica Amica è stata fondata a partire dal 2016 con la finalità di sostegno e supporto per la biblioteca civica, che da quella data ha iniziato un declino e un indebitamento per la mancanza di qualsiasi fonte di finanziamento da parte degli enti che da oltre un secolo erano tenuti al suo sostentamento.
Numerose le iniziative e le mobilitazioni che abbiamo condotto, ne troverà tracce e memoria nelle carte del Ministero, non demordiamo di fronte a nulla: da gennaio 2023 in osservanza del dettato costituzionale è stata lanciata una campagna di raccolta fondi per contribuire con tante piccole gocce al mare debitorio, che affligge la Biblioteca. Abbiamo trovato ascolto in tanti e numerosi cittadini, che aderendo sono divenuti Civici, perché convinti che è insopportabile assistere allo scempio della nostra Biblioteca chiusa, ne sentiamo offesa alla dignità nostra.
Abbiamo deciso di riaprire la campagna di raccolta fondi, la nostra volontà ha trovato una nuova energia nelle sue considerazioni nel corso degli “Stati Generali della Cultura” tra Milano e Torino, in particolare abbiamo apprezzato la definizione del nostro paese come “super potenza culturale” perché il nostro è un patrimonio enorme ed è unico ed è solo qui.
Ebbene le chiediamo con vigore proprio per quello che Lei da ministro autorevole e appassionato sostiene, Le chiediamo di intervenire con rapidità a favore della riapertura della Biblioteca Civica di Cosenza perché conserva e custodisce un patrimonio unico, corali, beni librari antichi e rari, documenti, carte ed emeroteca che sono solo qui: Si, Signor Ministro Si, sono solo qui e come lei sostiene tali beni devono nutrire il territorio! In una epoca remota la biblioteca è stata definita “clinica dell’anima” come è attestato da Diodoro Siculo, noi cosentini senza la Civica non stiamo bene, ancor peggio gli studiosi e i ricercatori deprivati di fondi librari, documenti e carte manoscritte con attività di ricerca dimezzate e impedite.
Accolga il nostro appello, assecondi le richieste dei suoi colleghi giornalisti, ascolti gli eletti del territorio e agisca per la salute di questa città, perché, come scrive Alberto Manguel “le biblioteche ieri e oggi e in futuro sono la nostra speranza per l’immortalità.”
Sicuri del suo intervento, le auguriamo buon lavoro. (gd)
[Gilda De Caro è presidente di Civica Amica]