«Mercoledì 17 maggio verranno finalmente consegnati i lavori del nuovo ospedale di Vibo Valentia». È quanto ha annunciato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, all’incontro con i giornalisti. Insieme a lui Pasquale Gidaro, dirigente del settore edilizia sanitaria e investimenti tecnologici della Regione.
«Un momento che si attendeva da tempo e che finalmente riusciamo a realizzare grazie al contributo decisivo anche di altri attori istituzionali», ha detto Occhiuto, ribadendo la sua determinazione a fare in modo «che quest’opera sia consegnata ai calabresi entro tre anni».
«È un regalo che i calabresi meritano – ha aggiunto – ma è anche un regalo che vorrei fare a me stesso per dimostrare che nel corso della mia legislatura siamo riusciti a fare davvero gli ospedali che per decenni sono stati solo annunciati in Calabria ma mai realizzati. La procedura si era incagliata a causa del sequestro di Fosso Calzone che giustamente la Procura della Repubblica aveva disposto. Si è disincagliata grazie all’apporto di più livelli istituzionali. Ricordo che appena insediatomi partecipai ad un tavolo che si organizzò a Vibo Valentia col Prefetto e con il Procuratore e in quella occasione tutte le istituzioni concordarono sulla necessità di lavorare insieme per dare ai cittadini di Vibo Valentia questo importante nuovo ospedale».
«Possiamo consegnare i lavori mercoledì prossimo – ha proseguito – soltanto perché la Procura di Vibo ha celermente esaminato tutti gli atti che la Regione ha messo a disposizione e ha deciso di dissequestrare Fosso Calzone consentendo agli uffici del Dipartimento Salute della Regione di poter fare la consegna dei lavori”. Rispondendo alle domande dei giornalisti Occhiuto ha sottolineato che “in molti casi il ritardo nella realizzazione delle opere pubbliche è dovuto a problemi burocratici e ai tempi della giustizia».
«In questo caso il fatto che sia disincagliata quest’opera, invece – ha spiegato ancora –, è dovuto prevalentemente ai tempi molto veloci della giustizia perché la Procura di Vibo ha celermente analizzato gli atti e accertato che si potesse fare il dissequestro. Questo è un esempio della celerità dei tempi della giustizia orientati davvero alla soluzione dei problemi e della sinergia tra istituzioni. Quello che stiamo facendo avviene perché dopo il Commissariamento io riuscii a fare approvare una norma che assegna direttamente al commissario le funzioni riferite ai grandi ospedali».
Il governatore, poi, ha spiegato che «non andrò sul cantiere mercoledì prossimo proprio perché evito di mettere le prime pietre e sto evitando di tagliare i nastri e sto scaramanticamente attento, ma incrociamo le dita perché c’è tutta la determinazione da parte del Commissario alla sanità affinché i lavori di questo ospedale si concludano nell’arco della legislatura».
«Abbiamo affrontato – ha detto Gidari – tutte le problematiche di carattere tecnico e amministrativo che erano indispensabili per arrivare all’approvazione del progetto esecutivo stralcio e alla consegna dei lavori. Il progetto è per un edificio all’avanguardia.Il progetto è aggiornato alle ultime prescrizioni dettate dai più recenti decreti come il 34 in materia di emergenza Covid». (rcz)