«Entro 10 giorni parte Azienda Zero». È quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, in una intervista alla Gazzetta del Sud, sottolineando che «in pochi mesi abbiamo fatto tantissime cose».
«Innanzitutto – ha ricordato – abbiamo arginato la pandemia, e non era scontato: con una campagna vaccinale da record – la Calabria per settimane è stata la prima Regione d’Italia – siamo sempre rimasti in zona gialla. Abbiamo riaperto tre ospedali – Cariati, Trebisacce e Praia a Mare – che resteranno tali anche dopo la fine dell’emergenza; abbiamo ripreso ad assumere a tempo indeterminato; grazie al Pnrr avremo 91 nuovi presidi sanitari in tutto il territorio regionale».
«E, adesso – ha proseguito – stiamo mettendo mano alla macchina dell’emergenza/urgenza: voglio un numero unico regionale e ambulanze efficienti. È come scalare una montagna, ma a poco a poco che saliamo cominciamo a scorgere da una parte i primi risultati e dall’altra la vetta. Azienda Zero concentrerà la capacità amministrativa, oggi assai carente nelle aziende territoriali. Bisogna agire in modo coordinato e razionalizzare i costi. Credo partirà entro i prossimi 10 giorni».
Sulle aziende sanitarie provinciali e sulle aziende ospedaliere «si stanno concludendo le valutazioni. La legge non mi dà la possibilità di sostituire un commissario da un giorno all’altro. Ma sono convinto che prima della fine di aprile ci saranno novità nella governance delle Asp e delle Ao».
Il Governatore, poi, ha parlato di novità per la strada Statale 106: «posso dire che farò in modo che questo diventi un tema nazionale, come accadde in passato per l’autostrada Salerno-Reggio Calabria».
Sempre nell’intervista, Occhiuto ha parlato anche dell’alta velocità, evidenziando che «non molliamo di un millimetro».
«Abbiamo avuto rassicurazioni dal ministro Giovannini, non è accettabile che la nostra Regione debba aspettare altri 10 anni per avere il collegamento ferroviario veloce».
Per quanto riguarda gli aeroporti, il Governatore ha spiegato che «l’aeroporto di Lamezia Terme è uno scalo già forte, che va ulteriormente potenziato e sostenuto. Adesso bisogna lavorare per specializzare e valorizzare anche gli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria. Ho incontrato più volte i vertici di Enac e di Ita, e i primi risultati li abbiamo visti. La chiave è di allargare il nostro mercato regionale alle compagnie low cost». (rcz)