Entro dicembre la ricognizione del debito». È quanto ha annunciato il commissario ad acta Roberto Occhiuto, a margine di un’iniziativa al Teatro Politeama di Catanzaro.
Occhiuto, infatti, ha sottolineato che «stiamo lavorando alacremente nell’attività di ricognizione del debito. Finalmente la guardia di Finanza ci ha restituito la bozza di convenzione che avevamo preparato, perché abbiamo costituito dei gruppi di lavoro, uno all’interno del Dipartimento e uno per azienda».
«Questi gruppi di lavoro– ha spiegato – saranno coadiuvati da personale della guardia di finanza, entro fine anno accerteremo l’entità del debito sanitario, una cosa che i commissari in passato non sono mai riusciti a fare. Questo è un obiettivo strutturale che stiamo cercando o di conseguire nei tempi più brevi possibili».
«E, poi – ha proseguito – stiamo facendo questo pacchetto di reclutamento anche con percorsi e strumenti innovativi, lo presenteremo nei prossimi giorni ai sindacati, agli Ordini dei medici- stiamo intervenendo anche nella costruzione dei nuovi ospedali: quello della Sibaritide sta andando molto velocemente, l’ospedale di Vibo che si era arenato perché non erano cominciato nemmeno i lavori si farà, perché i lavori cominceranno non più a gennaio come avevamo previsto ma il 24 novembre».
«Stiamo lavorando sul Pnrr per gli ospedali di comunità e le case di comunità. Il tema è che in questi ospedali e case di comunità ci vuole personale sanitario – ha spiegato ancora – quindi il problema vero è quello del reclutamento e su questo stiamo rivolgendo la maggior parte degli sforzi».
«Entro dicembre – ha concluso – avremo la ricognizione debito e sono convinto che alla fine di questa attività si vedrà che questo debito monstre in Calabria nemmeno c’è perché quando riconcilieremo i conti del tesoriere, della banca, con i pagamenti effettivamente realizzati alle cliniche private e agli operatori che dicono di avere crediti si verificherà che in molti casi i crediti sono stati pagati non una volta ma due o tre volte e quindi invece di avere creditori scopriremo di avere dei debitori». (rcz)