Che i bronzi stiano costituendo una forte attrazione mediatica è fuori discussione: lo ha osservato il presidnete della Regione Calabria Roberto Occhiuto sfogliando le decine di citazioni in rassegna stampa che parlano – in positivo – della Calabria.
«È in atto – ha detto il presidente Occhiuto – un’esplosione di immagini di angoli di paradiso. Chi con una foto, un video o reel che sia, o chi con un TikTok, nessuno può fare a meno di diffondere la #bellezza della Calabria»
E a proposito dei Bronzi Occhiuto ha detto che sono un’opera d’arte unica, simbolo della Calabria nel Mondo.
Celebriamo – ha detto Occhiuto – con grande orgoglio una ricorrenza storica per la Calabria.
Il 16 agosto del 1972, 50 anni fa, Stefano Mariottini, un giovane sub romano, si immerse nel mar Ionio a circa 230 metri dalle coste di Riace Marina, e a 8 metri di profondità scoprì due statue di bronzo dall’inestimabile valore.
Oggi i Bronzi di Riace, opera d’arte unica, rarissima ed emozionante testimonianza della scultura greca di età classica, sono conosciuti in tutto il mondo, come simbolo della nostra Regione.
Uno straordinario attrattore turistico non solo per la Calabria, ma per tutto il Paese. Ripartiamo da loro, da questi due guerrieri, cinquant’anni dopo il ritrovamento, per continuare a custodirne e a raccontarne la storia, la bellezza, la cultura e l’armonia, e per (ri)scoprire sempre più la Calabria»
Molta partecipazione di pubblico a la Notte dei Bronzi all’Arena dello Stretto di Reggio con un dibattito coordinato dal prof. Fabio Cuzzola e che ha visto la partecipazione dello lo scrittore Vins Gallico, finalista del Premio Strega, il prof. Francesco Pira, docente di sociologia e direttore del master di comunicazione digitale dell’Università di Messina, il prof. Daniele Castrizio, docente di numismatica all’Università di Messina e il prof. Filippo Arillotta, insegnante al liceo scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria. (rrc)