di FRANCO BARTUCCI – È la terza volta che Papa Francesco negli ultimi due anni ha inviato un messaggio ai frati del Santuario di San Francesco di Paola, la cui benedizione è estesa alla Comunità dei Padri Minimi e a quanti prendono parte, in preparazione del Santo Natale, all’evento Natale in Santuario Note di Pace e a tutti i pellegrini del Santuario Regionale.
In precedenza, gli altri due messaggi li inviò in occasione del centenario dell’elevazione della Chiesa del Santuario a Basilica minore celebrato nel mese di ottobre del 2021 con la proclamazione dell’anno Giubilare; nonché alla chiusura dello stesso ch’ebbe termine l’anno dopo sempre nel mese di ottobre del 2022. In questo terzo messaggio Papa Francesco ha scritto: «Desidero farmi presente tra voi in occasione della manifestazione Natale in Santuario – Natale di Pace, che avete organizzato nell’approssimarsi delle Festività natalizie. Mi compiaccio per il tema scelto, la pace, che è della massima attualità ed urgenza; sono lieto che abbiate voluto proporlo nella cornice di una rappresentazione artistica, perché l’arte è sorgente di pace. In questo tempo di crisi e di guerra vi raccomando di continuare ad essere costruttori coraggiosi di fraternità e di riconciliazione, sull’esempio di San Francesco di Paola, che raccomandava: “Amate la pace perché è migliore di qualsiasi altro tesoro”. Il Santo della carità esorta tutti a lasciarsi trasformare e rinnovare dal mistero di luce di Gesù, che nel Natale è salutato come “Re della Pace”».
«Vogliate anche essere sensibili alla cura e alla salvaguardia della nostra casa comune, per la quale il Santo paolano ha avuto speciale predilezione vivendo una relazione armonica con il creato. Mentre invoco la protezione della Vergine Santa e di San Francesco di Paola, di cuore benedico la comunità dei Padri Minimi, quanti prendono parte all’evento e tutti i pellegrini del Santuario Regionale. Per favore ricordatevi di pregare per me, io prego per voi. Preghiamo insieme per la pace nel mondo!».
Come non condividere le parole e le considerazioni di Papa Francesco e soprattutto «essere costruttori coraggiosi di fraternità, di riconciliazione e di pace, da vivere in ogni manifestazione della vita e nel tempo per fermare l’obbrobrio delle guerre in Ucraina, in Palestina ed in altre parti del mondo nello spirito e sull’esempio del nostro San Francesco.
Quanta verità troviamo nelle parole di San Francesco di Paola che amorevolmente ci ha ricordato: «Amate la pace perché è migliore di qualsiasi altro tesoro».
Un pensiero che tocca tutti ed in particolare coloro che hanno il peso del potere di governare gli uomini e le società, che pur di conquistare “tesori”, non guardano al sacrificio di innumerevoli vite umane in guerre fratricide e violente. In questo momento l’appello di invocazione è rivolto a Putin ed Hamas, accomunati da un’azione di aggressione che alla luce di quanto sta accadendo non ha senso per ciò che hanno creato in forma deflagrante e distruttiva e lasceranno alle generazioni a venire.
È noto che la figura di San Francesco di Paola è la più diffusa, conosciuta e celebrata nel mondo cristiano cattolico, in ogni continente. Un motivo in più perché questa famiglia di religiosi minimi e fedeli abbiano un comune atteggiamento di preghiera e promuovere quanto Papa Francesco ci ha chiesto.
Intanto sabato 13 gennaio prossimo in India e precisamente al Seminario di Poltaran sette giovani fratelli indiani, quattro dei quali, hanno seguito un periodo di preparazione al collegio romano dell’Eur, verranno ordinati sacerdoti ed entreranno a far parte dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, dando l’immagine internazionale del Santo paolano, Patrono della Calabria e della gente di mare.
Questi i loro nomi: dn Savio Palakuzha, dn Sachin Puthidathuchalil, dn Aljo Kunnan, dn Abin Illickal, dn Godson Maippan, dn Abin Vettickappillil, dn Susai Antony Raj. (fb)