di PIPPO MARRA – L’AdnKronos è orgogliosa di ospitare questa serata dedicata alla memoria del professor Franco Romeo, le cui figlie: Alessia, Silvia e Francesca, sono con noi stasera a condividere questo momento.
Un caro saluto va all’avv. Giacomo Francesco Saccomanno e al prof. Giuseppe Germanò, rispettivamente Presidente e Consigliere dell’Accademia Calabra, promotori di questo evento.
Saluto anche Roberto Occhiuto, Presidente della Regione Calabria e Carmine Belfiore, questore di Roma, nonché gli altri illustri ospiti.
Franco Romeo era un mio amico. Un calabrese importante, una persona cara, piena di premura per il prossimo. Ma soprattutto, ripeto, un amico. E se metto per iscritto il mio ricordo è prima di tutto per non commuovermi.
È stato un cardiologo importante, e lo attestano tutti i riconoscimenti che si è meritato. Tra i tanti, cito solo la medaglia d’oro al merito della sanità pubblica che gli ha voluto conferire il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nel 2013.
Per la nostra agenzia, che ai temi della salute ha dedicato sempre una particolare attenzione anche attraverso l’impegno più specifico di “AdnKronos salute”, è stato sempre un interlocutore prezioso, competente, amichevole.
E il compito di chi fa informazione e comunicazione è prima di tutto quello di conservare la memoria, di non dimenticare. È questo lo spirito con cui ci ritroviamo questa sera, e anche nel dispiacere per una persona di valore che non è più tra noi, restano sempre le mille tracce che il professor Romeo ci ha lasciato come la sua preziosa eredità. La nostra serata ha questo spirito e so che la condividerete con me e con tutti i presenti.
Ma forse il merito maggiore, più ancora che nella sua competenza scientifica, stava nella sua disponibilità umana, nella cura che si prendeva dei suoi pazienti, nell’attenzione che riservava ai
malati prima ancora che alle malattie. È qui che si nasconde il valore più profondo del grande luminare.
La sua scomparsa ha colto tutti di sorpresa. È avvenuta in un’età giovane, quando avrebbe ancora potuto essere di utilità e di conforto a tanti pazienti che si affidavano alle sue cure. Una circostanza che rende tutto ancora più amaro.
Per noi, che ci siamo avvalsi dei suoi consigli e della sua esperienza, questa perdita è particolarmente dolorosa. L’opera del maestro Gerardo Sacco, con cui oggi lo ricordiamo, è un ringraziamento per il suo operato. E più ancora, un modo per dire che non dimenticheremo tutto il bene che ha fatto. (pm)
[Pippo Marra è Presidente dell’Adnkronos e del Gruppo GMC Comunicazione]
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