Nuccio Pizzimenti, presidente dell’Associazione Cittadini per il Cambiamento, in merito all’emergenza rifiuti a Reggio, ha chiesto al sindaco Giuseppe Falcomatà di dichiarare lo stato di emergenza sanitaria «(provvedimento necessario a tutela della salute pubblica e più volte da me invano sollecitato a Falcomatà, insieme alla necessità dell’intervento dell’esercito per eliminare l’accumulo dell’immondizia dalle strade)».
«Il sindaco Falcomatà, ancora oggi, caparbiamente – ha spiegato Pizzimenti – si ostina a mantenere un servizio porta a porta di raccolta di rifiuti: deficitario, antigienico, insalubre, che accumula enormi quantità di spazzatura non raccolta davanti ai portoni e sulla pubblica via, che spesso viene incendiata con roghi giganteschi, che immettono nell’atmosfera sostanze inquinanti con ulteriore grave discapito per la salute pubblica, che si aggiunge alla putrefazione dell’immondizia, con olezzi nauseabondi, su cui “brulicano”: scarafaggi, topi, zanzare ed insetti vari, che, col caldo di una media di 39°, costituiscono una bomba sanitaria pericolosamente esplosiva, perché la sporcizia è veicolo di pericolose epidemie – (peste particolarmente), – tra le quali quelle veicolate specialmente dai topi. Infatti, va significato alla arrogante ignoranza del Sindaco, – (che, facendola soffrire, egli non ha rispetto della cittadinanza), – che i topi, che “brulicano” sulla spazzatura, sono responsabili anche di quella che, volgarmente, viene chiamata: “Febbre del topo”, malattia di cui, proprio in questi giorni, si è avuto un caso di contagio in un cittadino Sloveno, residente a Monfalcone, in provincia di Gorizia; e proprio in Slovenia la “Febbre del topo” ha infettato 200 persone – (finite tutte in ospedale), – con “l’Hantavirus”, trasmesso appunto dai topi».
«Le malattie da Hantavirus, dicono gli studiosi – ha spiegato ancora – sono infezioni virali di diffusione vastissima, veicolate da topi e da roditori in genere: essi eliminano gli Hantavirus nelle: loro urine, nelle feci e nella loro saliva; e l’uomo si infetta per contatto diretto con esse, oppure per semplice inalazione del virus presente negli escreti di topi e roditori; quindi, gli ambienti da essi frequentati, sono da considerarsi a rischio, specie quando vi è un aumento della popolazione di topi e roditori, come si verifica con i cumuli di spazzatura non raccolta del sindaco Falcomatà per le strade della nostra città».
«Le particelle di Hantavirus – ha spiegato ancora – quando raggiungono i polmoni dell’uomo, da lì invadono i vasi sanguigni, innescando poi la manifestazione clinica dell’infezione, che potrebbe trasmettersi eccezionalmente con la trasmissione interumana, se non vengono osservate precauzioni standard, ed esiste in questo senso un rischio non solo per la cittadinanza reggina, ma soprattutto per gli operatori ecologici, i quali, maneggiando i sacchetti di immondizia, frequentati dai topi, potrebbero venire a contatto con i loro escreti».
Per Pizzimenti, «questo è un rischio sanitario da evitare assolutamente» e «visto che il sindaco Falcomatà non ne vuole sapere, di adottare i cassonetti intelligenti, – (da me proposti, con un’idea-progetto, presentata al Comune il 2 luglio del 2018 e discussa in apposita Commissione Comunale, senza però essere stata mai votata), – e che tali cassonetti intelligenti ci toglierebbero dai portoni la spazzatura, – e che sono stati adottati sia a Gioia Tauro, sia nella vicina Scilla e Bagnara ecc, – e visto che la città è esposta palesemente ad un rischio epidemico da non sottovalutare», il presidente di Cittadini per il Cambiamento ha chiesto di dichiarare lo stato di emergenza sanitaria, in quanto «il sindaco, non può impunemente esporre la cittadinanza ad un potenziale rischio epidemico, le cui prime vittime, sarebbero proprio gli operatori ecologici, costretti dal loro lavoro, a maneggiare la spazzatura, da cui poi, potrebbero contrarre potenziali infezioni come l’Hantavirus!».
«Falcomatà è, dunque negligente – ha proseguito Pizzimenti – proprio perché non ha richiesto mai né lo stato di emergenza sanitaria, né l’intervento dell’esercito, per togliere l’immondizia dalle strade, a fronte poi di una Tari salatissima, per un servizio inefficiente; per il quale, il Sindaco, non può richiedere ai cittadini il pagamento della tassa per intero, perché essa va dimezzata, come stabilisce un’apposita sentenza della Cassazione!».
«E – ha detto ancora – visto, che Falcomatà non ha inteso dimezzare la Tari, i cittadini devono adire le vie legali, perché il Giudice Tributario, applicando la legge, condannerà di sicuro il Comune! Insomma, Falcomatà avrebbe dovuto scegliere la soluzione migliore in materia di raccolta dei rifiuti urbani e domestici, invece si è solo insensatamente limitato ad adottare il porta a porta dell’Avr, che è un sistema inadeguato e superato da migliori tecnologie; e così ha sottoposto i Reggini a sofferenze immani, esponendoli, per giunta, come detto, ad un pericoloso rischio sanitario ed epidemico, le cui potenziali prime vittime, lo ribadiamo, sono gli operatori ecologici, la cui salute, insieme a quella di tutti i Reggini, va tutelata prioritariamente». (rrc)