I capigruppo della maggioranza e il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, hanno replicato al Partito Democratico in merito alla polemica alimentata dei dem sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione destinate a «un’opera storica e come il collegamento stabile sullo Stretto».
«La Regione Calabria parteciperà alla realizzazione del Ponte sullo Stretto – hanno evidenziato – con una quota di 300 milioni ed ha già ottenuto, proprio grazie alle interlocuzioni del presidente Occhiuto con il governo su questa strategica infrastruttura, quasi 4 miliardi di finanziamenti per la mobilità. Infatti, senza che il Ponte sia ancora stato costruito, la nostra Regione ha già ottenuto 3 miliardi per la SS 106, a cui si aggiunge un ulteriore miliardo per il completamento del tratto dell’A2 tra Cosenza e Altilia».
«Il Ponte già ora si sta rivelando, per la Calabria e la Sicilia – hanno proseguito – uno straordinario attrattore di opportunità, di crescita, e di miglioramento delle condizioni logistiche, Basta fare quattro calcoli per riportare a verità i vaneggiamenti del Pd: il Ponte costerà circa 5 miliardi e il governo ha stanziato risorse pari a 13 miliardi, il che vuol dire che i restanti 8 miliardi saranno impiegati per infrastrutturare il territorio delle province di Reggio Calabria e Messina, soprattutto nelle opere viarie e di collegamento».
«Tutto ciò, a dimostrazione che il Ponte sullo Stretto – hanno continuato – la cui realizzazione determinerà ricadute occupazionali enormi, oltre a essere una grande opportunità di sviluppo per la Calabria e una gigantesca fonte di attrazione di traffico turistico e commerciale, è già, e sempre più lo diventerà, un rilevante attrattore di investimenti. Insomma, c’è chi quotidianamente lavora e si spende per dare alla Calabria occasioni reali di crescita e modernizzazione e chi, invece, fa della polemica sterile e fine a se stessa la cifra del proprio agire. Per fortuna i calabresi sono in grado di formarsi un giudizio consapevole sulla realtà dei fatti».
«Una nota finale sugli attacchi del Pd. Se il presidente Occhiuto avesse scelto la propria carriera due anni fa – hanno concluso – sarebbe rimasto a Roma a fare il capogruppo e oggi probabilmente sarebbe un ministro dell’esecutivo Meloni. Invece, ha scelto la Calabria e sta dimostrando con i fatti, e non con le chiacchiere prodotte in questi mesi dall’opposizione, che la nostra Regione può essere governata ed essere protagonista a testa alta, nello scenario nazionale ed europeo». (rrc)