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Comune Villa San Giovanni

Ponte, il Comune di Villa S. Giovanni: Istanze votate da città non hanno trovato riscontro da politica

L’Amministrazione comunale di Villa San Giovanni, guidata dal sindaco Giusy Caminiti, all’indomani della pubblicazione degli emendamenti al Dl 35/2023: Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria, ha evidenziato come «le istanze della Città, votate dal consiglio comunale il 20 aprile scorso, non hanno trovato unanime riscontro tra le forze politiche parlamentari».

«Soprattutto – viene evidenziato in una nota – sulla richiesta di “partecipazione stabile e continua alla società Stretto di Messina SpA dei comuni di Villa San Giovanni e Messina, senza alcun onere a carico degli stessi enti e senza alcun aggravio per la società stessa, come riconoscimento del ruolo strategico di cerniera dell’Europa e del Mediterraneo rispetto all’opera ponte sullo Stretto di Messina».

«Pur nella diversa formulazione delle proposte, l’on.le Gallo, il Partito Democratico e il Movimento 5Stelle – viene spiegato – hanno inteso fare propria la necessità delle due Città del Ponte di sedere al tavolo della riattivanda società, al fine di ristabilire quell’equilibrio che non può prescindere dall’attenzione ai territori e dal dialogo con essi, perché se le scelte non coinvolgeranno i territori più prossimi alle opere, non ci sarà efficacia dell’azione amministrativa».
«Pur confidando – si legge – nella sensibilità dimostrata dall’on.le Furgiuele (che come relatore del decreto potrà presentare emendamenti anche in aula), l’onorevole del collegio Francesco Cannizzaro – destinatario del deliberato unanime del civico consesso al pari della deputazione locale tutta – a Villa non ha dedicato alcuna menzione nei due emendamenti di cui è primo firmatario. Eppure il poter sedere nel CdA della Stretto di Messina a rappresentare le ragioni e le visioni delle due Città del Ponte – al di là dei sindaci che oggi le rappresentano, come fatto istituzionale e riconoscimento del valore logistico e del sacrificio che le nostre comunità dovranno coraggiosamente e responsabilmente sopportare – continua a sembrarci una richiesta ragionevole: per questo chiederemo alla Presidente Giorgia Meloni e al governatore della Calabria Roberto Occhiuto di condividere questa proposta e manifestare quell’attenzione al territorio che oggi è sfuggita ai loro parlamentari. Di questa volontà (non solo del consiglio comunale ma dell’intera Città) informeremo il Presidente Mattarella, i presidenti di Camera e Senato, la presidente della Commissione Europea».
«Meritorio l’emendamento a firma Cannizzaro – viene sottolineato – con cui si chiede sia riconosciuto alle regioni Calabria e Sicilia la facoltà di adottare “entro 60 giorni dall’approvazione del progetto definitivo, sentiti gli enti locali interessati, un piano integrato condiviso finalizzato ad adeguare il sistema del trasporto pubblico locale e regionale nell’area dello Stretto alle esigenze di mobilità derivanti dalla realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria”. Ma questo non ha nulla a che vedere con la nostra richiesta di “presentazione di un disegno di legge per la continuità territoriale dell’Area dello Stretto tra i comuni di Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Messina” che riguarda l’oggi e la possibilità di farci vivere lo Stretto come un unicum per identità, cultura, conurbazione».
«Speriamo – continua la nota – di aver interpretato male l’emendamento con cui l’on.le reggino chiede che sia riconosciuta all’Autorità di sistema portuale dello Stretto la facoltà di “individuare i progetti prioritari necessari all’adeguamento delle infrastrutture esistenti e avviare un percorso di rifunzionalizzazione delle stesse”: sembrerebbe la parola fine allo spostamento a sud degli approdi di Villa San Giovanni, opera fondamentale per far respirare la Città e anche per permettere un approdo dirimpettaio a quello messinese. Invece si parla di adeguamento e rifunzionalizzazione dell’esistente: eppure financo la Corte dei Conti in proposito è stata chiara, chiedendo l’utilizzo dei fondi “nel modo più efficace”».
«La Città ha bocciato le due ipotesi progettuali presentate dall’Autorità dello Stretto – viene ricordato nella nota – la Città ha detto no a nuovi approdi nel porto storico e ha detto sì allo spostamento a sud. Con la sola eccezione del circolo villese di Forza Italia che, a dire il vero, rispetto alla soluzione proposta a febbraio scorso ha preso tempo per determinarsi e ancora non ha fatto pervenire le proprie decisioni».
«Villa – ha concluso l’Amministrazione comunale – continuerà a far sentire la propria voce ad ogni livello: la dignità di una Città si misura sulla libertà della sua comunità e sulla capacità di avere una visione di futuro. Questa Città sa dove vuole e deve andare e anche i più resistenti a questa voce dovranno prenderne atto». (rrc)