Domenica 25 luglio, a Portigliola, alle 21.30, al Teatro Greco Romano, in scena l’Orestea di Eschilo adattata, diretta e interpretata da Cinzia Maccagnano per la Bottega del Pane.
Lo spettacolo è il terzo appuntamento del Festival del Teatro Classico tra Mito e Storia.
Lo spettacolo (o forse dovremmo dire gli spettacoli) vedrà gli interpreti Marta Cirello, Raffaele Gangale, Dario Garofalo, Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu e Cristina Putignano indossare delle maschere d’ispirazione espressionista create da Luna Marongiu, che porteranno lo spettatore ora allo stupore, ora allo sgomento, consentendogli di comprenderne il significato totemico solo una volta che saranno dismesse per rivelare i personaggi di Clitennestra, Agamennone, Cassandra ed Egisto.
Grazie a questo cambio di registro ci renderemo conto di essere entrati nelle sezione dedicata alle Coefore, dove i giovani Oreste, Elettra e Pilade, non nascosti dalle maschere ma con indosso solo i costumi di Monica Mancini si mostreranno deformati unicamente dal furore. Un cambio di messa in scena che, pur continuandosi a muovere sulle scenografie di Freezer09_Lab, sarà scandito dal cambio di ritmo, reso ulteriormente incisivo dalle musiche di Marco Schiavoni.
Agamennone uccide Ifigenia e, per questo motivo, sarà ucciso da Clitennestra che, per questo motivo, sarà a sua volta uccisa da Oreste… Ma nessuno uccide Oreste che, pure, sembra destinato a pagare il prezzo più alto di tutti. Atena, che gli si presenta come incarnazione della Ragione, gli offre una chiave di salvezza sostituendo il tribunale degli uomini alla teodicea, ma questa soluzione gli toglie il fiato esattamente come accade a un bambino quando nasce, che si sente soffocare per l’eccesso d’aria e, per questo, piange. E anche Oreste, dentro cui scalpita una realtà che è impreparato ad affrontare, piange rendendosi conto di non essere. Né com’era, né come avrebbe dovuto.
L’accesso al pubblico sarà limitato. È consigliato, pertanto, l’acquisto dei biglietti in prevendita. (rrc)