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Giovanna Cusumano

Preferenza di genere: Giovanna Cusmano, riequilibrio nelle Istituzioni

L’avv. Giovanna Cusumano, già presidente della Commissione regionale Pari Opportunità – ha espresso la «viva soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio regionale della Calabria della legge sulla “Doppia Preferenza di Genere”, strumento che la Corte Costituzionale ha riconosciuto essere finalizzato al riequilibrio di genere nelle Istituzioni. Garantire a donne ed uomini la parità d’accesso nella massima assise regionale, rispetta certamente  il dettato costituzionale, favorendo le condizioni per una Democrazia Compiuta.

Certamente non era più procrastinabile la mancata approvazione della legge “de qua”, ma in questi pochi mesi di legislatura, già in diverse occasioni con la compianta Presidente Jole Santelli, avevamo discusso della necessità che il consiglio regionale recepisse in tempi brevissimi l’introduzione nella legge elettorale della “doppia preferenza di genere”.

Sapeva bene Jole Santelli che ben 7000 calabresi, donne e uomini, già nel lontano 2011 avevano sottoscritto la proposta di legge di iniziativa popolare sulla Doppia preferenza, di cui ero la relatrice e prima firmataria. Non ha avuto il tempo Jole Santelli di vedere approvata la legge in aula, ma non trovo sia stato una mera casualità che questa legge, che garantisce una maggiore partecipazione femminile, l’abbia approvata un consiglio regionale che aveva eletto, per la prima volta nella sua storia, una Donna Presidente.

Adesso è importante fare una buona campagna di comunicazione che spieghi correttamente le possibilità che hanno gli elettori, che per la prima volta andranno alle urne per il rinnovo del Consiglio regionale, col meccanismo della “doppia preferenza di genere”. Se non riusciamo, infatti, a spiegare con chiarezza le modalità con le quali l’elettore può votare rischiamo di vanificare gli effetti che la legge si proponeva, che è appunto quello di assicurare una maggiore presenza femminile nella massima Assise calabrese. L’elettore calabrese deve sapere che potrà, se vorrà, esprimere due preferenze per l’elezione del nuovo consiglio regionale. Due preferenze, dunque, che devono andare a candidati di sesso diverso che fanno parte della stessa lista. L’elettore, pertanto, quando si recherà nell’urna (ed io non posso che auspicare che ci sia la massima partecipazione popolare), potrà o dare un solo voto oppure darne due. Se decide di dare due voti dovrà darli a due candidati di sesso diverso (donna-uomo oppure uomo-donna). Auspico sinceramente che il prossimo consiglio regionale sarà composto da uomini e tante donne. (rrc)