Il senatore Giuseppe Auddino ha presentato, al Comune di Gioia Tauro, il progetto definitivo di riqualificazione dell’area industriale del retroporto di Gioia Tauro.
Alla conferenza stampa erano presenti il sindaco Aldo Alessio, il dottor Pippo Callipo e la deputata Anna Laura Orrico da remoto; l’imprenditore Nino De Masi ha portato i suoi saluti tramite Auddino.
«Grazie al mio emendamento alla legge di bilancio dicembre 2019 – ha spiegato Auddino – è stata inserita nella manovra la spesa di 6 milioni di euro, 2 milioni per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022, per l’ammodernamento e lo sviluppo del retroporto di Gioia Tauro, in particolare per la realizzazione di opere di riqualificazione, in particolare nell’ambito della viabilità, dei trasporti, della logistica e del decoro urbano delle aree industriali ricadenti nei comuni di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando».
«Dopo aver ottenuto 6 mln di euro per Gioia Tauro – ha spiegato il senatore – ho continuato a seguire l’iter di approvazione del progetto: non basta fare emendamenti se poi non garantiamo ai cittadini di spendere bene i loro soldi. A maggio 2021 ho aggiunto un altro tassello: la gestione dell’area del retroporto di competenza dell’ente regionale Corap è passata all’Autorità Portuale in seguito all’accordo con il Corap, grazie anche al lavoro che abbiamo svolto insieme alla Regione. Questo passaggio ha consentito lo sblocco delle risorse previste dal mio emendamento da parte del Ministero delle Infrastrutture per l’avvio dei cantieri».
«Da quando ho iniziato ad occuparmi delle tematiche relative al Porto di Gioia Tauro – ha detto ancora – ho subito rilevato come una delle principali criticità presenti nel sistema portuale fosse la ripartizione della competenza sull’area portuale e su quella retro portuale tra vari enti e istituzioni e come gli interventi necessari allo sviluppo richiedessero atti d’intesa e di coordinamento tra essi, spesso non agevolmente realizzabili. Ho lavorato e mi sono battuto fino al raggiungimento del risultato. L’Autorità portuale quindi gestirà i cantieri che riqualificheranno l’area industriale retroportuale nell’ottica di uno sviluppo che, come ho sempre sostenuto, sarà coordinato tra sistema portuale, retro portuale, settori produttivi e altre attività correlate alla logistica».
«A dicembre 2021 – ha spiegato ancora – la progettazione di fattibilità tecnico – economica per la riqualificazione e l’ammodernamento del retroporto è stata inviata al vaglio del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Il progetto inviato è corredato dal cronoprogramma dei lavori che prevede l’avvio dei cantieri nel primo trimestre dal 2023 e la fine dei lavori nel terzo trimestre del 2024, con la fase del collaudo alla fine del 2024».
«A febbraio 2022 il Mims – ha proseguito – ha stilato ed inviato all’Autorità portuale l’accordo procedimentale, ossia l’accordo per determinare il contenuto del provvedimento finale che disciplina il finanziamento tra il MIMS e l’autorità di sistema di Gioia Tauro, individuata come soggetto attuatore. Tale accordo controfirmato dal Presidente dell’Autorità Portuale Andrea Agostinelli è l’atto con il quale vengono normate le modalità di erogazione del finanziamento da parte del Mims e quelle di rendicontazione della spesa e monitoraggio dei lavori».
«Agli inizi di luglio 2022 – ha illustrato – sono stato all’Autorità portuale insieme all’ingegnere responsabile Carmela De Maria e agli ingegneri dello studio di progettazione DGE-Di Girolamo Engineering S.r.l. È stata una giornata di grandi risultati: finalmente, dopo anni di incuria ed abbandono, grazie al proficuo lavoro del Presidente Agostinelli e alla supervisione dell’ingegnere Carmela De Maria, con la convenzione tra Regione Calabria ed Autorità Portuale di Gioia Tauro, il progetto definitivo ha avuto la luce».
«Dopo la presentazione del progetto esecutivo dell’impresa vincitrice della gara d’appalto – ha spiegato ancora – si potrà dare inizio ai lavori. L’area industriale retroportuale sarà “bella e accogliente come il salotto di casa nostra”, per attrarre investimenti che porteranno nuovi posti di lavoro. Come promesso ho seguito in questi ultimi due anni passo-passo tutto l’iter che avrebbe portato al progetto di riqualificazione dell’intera area industriale retroportuale di Gioia Tauro. Ora i 6 milioni di euro del mio emendamento alla legge di bilancio potranno essere spesi in questo progetto che non ha precedenti nella storia politica della Piana di Gioia Tauro».
«Questo – ha sottolineato – è un risultato di grande valore per tutto il territorio regionale: la riqualificazione della zona industriale del retroporto renderà il sistema imprenditoriale attorno allo scalo gioiese più forte e competitivo. Da anni sostengo l’importanza dello sviluppo dell’area industriale retroportuale ai fini della crescita economica e dello sviluppo del sistema imprenditoriale di tutto il territorio: adesso con questo progetto la mia idea si realizza!».
«Le risorse previste dal mio emendamento – ha concluso – saranno impiegate per realizzare opere di riqualificazione nell’ambito del decoro urbano dell’area industriale retroportuale, come la realizzazione della pista ciclabile (necessaria a proteggere i ciclisti che percorrono questa lunga arteria già teatro di numerosi incidenti stradali), nuova illuminazione a luci led, videosorveglianza e aree verdi. Questi risultati rappresentano le prime tappe di un mio progetto più esteso di crescita economica, investimenti e sviluppo industriale del retroporto su cui sto lavorando da anni e che coinvolgerà anche la crescita dello scalo gioiese». (rrc)