La Testa del Filosofo, straordinario reperto del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, sarà protagonista di un intervento di restauro per restituirgli l’originaria bellezza e garantirne la conservazione.
Il restauro dell’opera bronzea di età classica ritrovata a Porticello, nei pressi di Villa San Giovanni, nel 1969 da Giuseppe Mavilla, è stato affidato all’impresa Mantella Restauri Opere d’Arte, e sarà diretto da Virgilio Vecchio, funzionario restauratore del MArRC, con il coordinamento scientifico dell’archeologa Daniela Costanzo e il supporto tecnico dell’architetto Elena Nicolò.
Il lavoro di restauro, inoltre, è stato possibile grazie al generoso contributo del mecenate Pier Paolo Stillitano, che inteso dedicare l’elargizione in memoria del figlio Carmelo, nell’ambito dell’iniziativa Art Bonus, voluta dal ministro Dario Franceschini per incentivare il mecenatismo privato a favore del patrimonio culturale.
Inoltre, con il reperto di Porticello, il MArRC ha ottenuto il terzo posto al concorso nazionale Progetto Art Bonus dell’anno 2019, promosso alla società Ales Spa e da Promo Pa Fondazione-Lubec e finalizzato a premiare ogni anno le migliori idee, scelte da pubblico, indirizzate a valorizzare e conservare il patrimonio culturale italiano con il sostegno dei privati. Domani, 8 ottobre, il direttore Carmelo Malacrino sarà a Lucca per ritirare il premio.
«È un risultato straordinario – ha dichiarato il direttore Malacrino – che si inserisce nell’obiettivo, ormai consolidato, di coinvolgere direttamente il pubblico nella missione strategica del Museo. Un Museo di tutti: dinamico, inclusivo ed efficiente. I nostri visitatori possono già ammirare le delicate fasi dell’intervento in Piazza Paolo Orsi, dove è stato allestito un cantiere di restauro “aperto” al pubblico».
«Ringrazio l’impresa “Mantella Restauri Opere d’Arte” – ha aggiunto – affidataria del restauro che sarà diretto da Virgilio Vecchio, funzionario restauratore del MArRC, con il coordinamento scientifico dell’archeologa Daniela Costanzo e il supporto tecnico dell’architetto Elena Nicolò. E naturalmente le restauratrici del MArRC Irene Spuri e Barbara Fazzari, cui è affidato il ruolo di Responsabile Unico del Procedimento».
«La Testa del Filosofo, già restaurata presso i laboratori dell’Istituto Centrale del Restauro negli anni 80 – ha proseguito Malacrino – sarà sottoposta ad un delicato processo volto a garantirne l’integrità materiale e la migliore lettura delle superfici. L’intervento verrà preceduto da un accurato studio diagnostico atto ad ampliarne le conoscenze dei materiali, della tecnica esecutiva e dei fenomeni di degrado».
Il reperto non è l’unico a essere stato oggetto di interessanti operazioni di conservazione, ma segue altri progetti che in passato hanno consentito di recuperare, grazie al progetto Restituzioni di Intesa Sanpaolo, opere del calibro del Cavaliere di Casa Marafioti, della Testa di Basilea e del Kouros di Reggio. (rrc)