Nella Galleria di Palazzo San Giorgio è stata apposta e scoperta una targa “In memoria di tutte le donne vittime di femminicidio”. In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, il sindaco Giuseppe Falcomatà, affiancato dall’assessora alla Politiche di genere, Angela Martino, ed alla presenza dei componenti della giunta, di numerosi consiglieri comunali, delle autorità civili e militari cittadine, ha voluto sottolineare «l’importanza dei simboli affinché questo male si possa finalmente estirpare dalla coscienze».
«La Galleria di Palazzo San Giorgio – ha spiegato Falcomatà – racconta la storia della città, l’impegno di donne e uomini che l’hanno onorata, parla di luoghi e di storie. Porre qui questa targa impegna tutta la cittadinanza a combattere la violenza sulle donne. Rispetto ad un fenomeno drammatico, infatti, serve, prima di tutto, uno sforzo culturale». «Perciò – secondo il sindaco – è molto importante quello che è accaduto nell’ultima settimana nella nostra città, con tantissime iniziative organizzate all’interno delle scuole e promosse dalle associazioni e dalle istituzioni del territorio proprio per sottolineare un impegno che non deve mai venire meno».
«Da oggi – ha ricordato Falcomatà – Palazzo di Città, il luogo dove vengono programmate e decise le scelte per lo sviluppo di Reggio Calabria, onora anche le donne vittime di violenze. Segno evidente che le scelte politiche ed amministrative devono tenere conto di un argomento tanto attuale e delicato, coinvolgendo le scuole ed i cittadini affinché questo male venga estirpato dalle coscienze, soprattutto dei più giovani».
Per l’assessora Angela Martino, l’apposizione della targa, è uno dei modi con cui l’amministrazione comunale «cerca di affrontare una questione nazionale socialmente gravissima pressando sotto l’aspetto culturale». «Abbiamo pensato alle tante scolaresche che, ciclicamente, visitano la sede del Municipio – ha aggiunto – con le bambine ed i bambini che potranno leggere parole che ricordano, ad imperitura memoria, una questione che ha radici storiche ben delineate nel nostro Paese».
«Dietro ogni bravo ragazzo che toglie la vita ad una ex o che, quotidianamente, la svilisce dal punto di vista fisico e psicologico – ha concluso l’assessora Martino – ci sono dei soggetti che basano l’esistenza su una questione patriarcale. Per tutte queste ragioni, le istituzioni hanno il dovere non solo di reprimere, ma di mettere in atto ogni azione proattiva possibile per prevenire il problema e rendere veramente effettiva la parità fra uomini e donne». (rrc)