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REGGIO CALABRIA – Il Pnrr arriva al Museo archeologico nazionale. Venerdì si discute di Pena

Anche al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria si lavora senza sosta per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Si entra nel pieno delle attività per la redazione del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba), finanziato nell’ambito dell’Investimento 1.2, “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”, Missione 1, Componente 3.

«Questo progetto – dichiara il direttore del Museo, Carmelo Malacrino – è di importanza strategica per assicurare la più ampia inclusione possibile e una fruizione della cultura a 360 gradi. Dall’apertura del MArRC nel 2016 abbiamo lavorato in questa direzione, sempre nell’ottica di un Museo inclusivo e dinamico. Finalmente, con i nuovi finanziamenti il Museo potrà raggiungere ancora più persone e rendersi strumento di cultura e conoscenza per tutti. Ringrazio gli architetti Antonino Giordano, Claudia Ventura ed Elena Nicolò, dell’Ufficio Tecnico del Museo, per l’impegno e la professionalità profusi anche in queste attività, assicurando la stretta tempistica delle procedure nonostante i tanti lavori in corso».

Il progetto, volto al miglioramento e potenziamento dell’accessibilità senso-percettiva, culturale e cognitiva del MArRC, prevede il coinvolgimento di enti e associazioni portatori di interesse per favorire una partecipazione attiva alla definizione delle linee di progetto. Venerdì 14 luglio, alle 16.30 nella Sala conferenze, si terrà il primo di un ciclo di incontri volto a disegnare un quadro indicativo dei bisogni e dei criteri da utilizzare per la definizione del Peba. Gli incontri successivi, che si articoleranno in focus group e visite ad hoc negli spazi museali, saranno utili per valutare e condividere le criticità e le proposte di miglioramento e potenziamento dell’accessibilità senso-percettiva, culturale e cognitiva del museo segnalate da tutti gli attori coinvolti.

«Un percorso di ascolto e confronto imprescindibile per l’eliminazione delle barriere architettoniche, che dovrà fornire i necessari input per migliorare la qualità complessiva dell’accessibilità del Museo – dichiara l’Arch. Antonino Giordano, Responsabile Unico del Procedimento. Invitiamo tutti gli enti e le associazioni portatori di interesse sui temi dell’accessibilità a partecipare all’incontro di venerdì 14 e alle successive attività che saranno messe in campo».

Il programma del 14 luglio prevede i saluti iniziali del direttore Malacrino, una breve introduzione dell’architetto Giordano e gli interventi di vari esperti tecnici e scientifici. Francesco Bagnato, professore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, tratterà il tema “La cultura dell’accessibilità e i principi dello Universal Design. Per una fruizione agevole e sicura da parte di un’utenza ampliata”; Fabio Lo Faro, direttore della Direzione Regionale Inail per la Calabria, parlerà di “Accessibilità, inclusione e sicurezza: come far volare un aquilone”; Maurizio Di Stefano, presidente IcomosItalia, relazionerà su “Il patrimonio mondiale per tutti: accessibilità nei monumenti storici e nei siti culturali”.

Interverranno anche Giovanni Bilotti, ingegnere incaricato della redazione Peba per il MArRC, e Claudia Ventura, funzionario architetto del Museo in qualità di componente del Coordinamento Regionale Calabria/Basilicata ICOM Italia.

Visti i posti a sedere limitati, è richiesta la comunicazione di partecipazione all’incontro prima dell’evento. Maggiori informazioni potranno essere richieste all’indirizzo e-mail man-rc.comunicazione@cultura.gov.it. (rrc)