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REGGIO – Stamattina la mobilitazione collettiva per l’aeroporto e l’emergenza territoriale

Stamattina, a Reggio, alle 10.30, a Piazza Italia, la Mobilitazione Collettiva per l’aeroporto e l’emergenza territoriale promossa dal Comitato pro Aeroporto dello Stretto.

«In seguito al declino strutturale ed economico – si legge in una nota degli organizzatori – in cui è stato condotto il nostro territorio, come Comitato pro aeroporto dello Stretto, abbiamo deciso di avviare una mobilitazione collettiva invitando all’adesione tutti i nostri concittadini interessati allo sviluppo incondizionato dell’Area dello Stretto».

«Una mobilitazione apartitica – hanno precisato gli organizzatori – Il 16 novembre, quindi, tutti coloro che sono veramente esasperati dai disservizi, dalle varie emergenze e dalle continue speculazioni, di cui la questione aeroporto ne é il paradigma, sono invitati a partecipare per voltare definitivamente pagina verso il sistema che ha causato il degrado economico e sociale del territorio poiché non consentiremo ai soliti noti di continuare a banchettare dal giorno dopo sulle spoglie della città».

Per il prof. Pasquale Amato, apprezzato storico reggino, si tratta di una «mobilitazione generale per salvare e rilanciare l’aeroporto dello Stretto, strategico e internazionale».

«Sabato – scrive su Facebook il prof. Amato –  in Piazza Italia vorrei incontrare il Presidente della Camera di Commercio, i Presidenti di tutte le categorie economiche e Associazioni di qualsiasi tipo, di tutti gli ordini professionali, i rettori delle due Università, i dirigenti sindacali, Presidenti del Conservatorio e dell’Accademia di Belle Arti, il Sindaco Metropolitano e i Sindaci dei Comuni metropolitani, i Consiglieri Metropolitani e Comunali, i Consiglieri regionali e i deputati e senatori reggini».

«Non per una parata elettorale – prosegue il post su Facebook – Ma con l’impegno di riunirsi subito per una battaglia che non si esaurisca in una passerella momentanea. Una battaglia comune per l’equità delle tariffe, per creare una nuova società di gestione autonoma pubblica-privata e per cacciare la SACAL dall’Aeroporto dello Stretto». (rrc)