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Rider a reggio

REGGIO – Food Delivery, Comune e rider a confronto

Il consigliere comunale Nino Malara ha incontrato la segretaria della Uiltucs, Sabrina De Stefano (Unione italiana lavoratori turismo commercio e servizi), in merito alla vertenza riguardante i rider del food delivery che hanno indetto una giornata di mobilitazione sostenuta dallo stesso sindacato che segue il settore e dalla rete nazionale “RiderXiDiritti”.

Una protesta che pone al centro le richieste dei fattorini di un contratto collettivo nazionale e in generale di un sistema caratterizzato da tutele reali, concrete garanzie, equità e rispetto del lavoro. Anche Reggio Calabria ha aderito all’iniziativa attraverso una manifestazione che si è svolta a piazza Garibaldi e ha visto protagonisti i rider operativi in città.

«Ho voluto incontrare questi lavoratori – ha detto a margine della manifestazione il consigliere Malara – per confrontarmi direttamente con loro sulle problematiche e le criticità che caratterizzano questo tipo di attività. Quello dei rider del food delivery è un settore in crescita anche nella nostra città, specie nell’ultimo anno in cui il sistema delle consegne a domicilio ha registrato un deciso sviluppo in ragione delle limitazioni imposte alla ristorazione dalle misure anti Covid».

«La settima commissione – ha spiegato – che si occupa tra le altre cose anche di lavoro, intende rivolgere la massima attenzione a questo comparto che in un momento di grave crisi dell’economia e dell’occupazione, rappresenta una opportunità concreta non solo per i giovani in cerca di un primo impiego, ma anche per quelle persone che si sono ritrovate improvvisamente senza un lavoro. Con la segretaria De Stefano abbiamo approfondito tutti gli aspetti legati al tema dei diritti, nel quadro della piattaforma sindacale che sta interessando l’intero settore a livello nazionale. Ma abbiamo anche esaminato da vicino la situazione nel contesto della nostra città».

«In questa direzione – ha sottolineato l’esponente di Palazzo San Giorgio – sono state poste sul tavolo del confronto alcune proposte a tutela di questi lavoratori. Innanzitutto l’idea di redigere una carta dei diritti del lavoro digitale, sulla scorta di quanto già è stato fatto con ottimi risultati in altri comuni. Uno di questi è Bologna, con cui a breve avvieremo un confronto operativo, anche con il coinvolgimento di un assessore di quel Comune, il reggino Marco Lombardo, per capire come adottare anche nella nostra realtà un documento simile».

«Ovvero – ha aggiunto – uno strumento che da un lato impegna le varie piattaforme digitali del delivery al pieno e autentico rispetto dei diritti dei rider e, per altro verso, attua una forte sensibilizzazione anche nei confronti degli utenti circa l’utilizzo di quei servizi che hanno sposato i principi contenuti in tale documento».

«Da ultimo – ha poi concluso il consigliere Malara – abbiamo raccolto l’input della Uiltucs in merito alla necessità manifestata dai lavoratori del delivery, di poter disporre di un presidio operativo in cui organizzare al meglio il loro tempo, specie nelle ore di pausa. Un’idea su cui il Comune avvierà una riflessione tesa all’individuazione di una sede o spazio idoneo a questa esigenza». (rrc)