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Convitto

REGGIO – Gli studenti del Convitto “Campanella” fanno una donazione al Banco Alimentare della Calabria

Un bel gesto, quello degli studenti delle classi 3A, 3B, 3C, 3D 3F, 2C, 2D e 2F del Convitto “Tommaso Campanella” di Reggio Calabria, che hanno donato i soldi raccolti per le rappresentazioni teatrali – in lingua francese Les Precieuses Ridicules di Moliere e in lingua spagnola La Leyenda del Zorro  ispirata all’opera di Martin Campbell – al Banco Alimentare della Calabria.

Una iniziativa che non è passata inosservata e che ha raccolto il plauso dell’assessore al Welfare, Lucia Anita Nucera e di Giuseppe Bonomi, del Banco Alimentare Calabria Onlus: «Un gesto che apre il cuore e dà speranza nelle future generazioni –dichiarano Nucera e Bognomi – in questo momento di grande disagio per molte famiglie dettato dall’emergenza sanitaria, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per raggiungere quante più persone possibile e fornire loro un aiuto concreto con i generi alimentari. Per questo, accogliamo con entusiasmo la donazione  degli studenti, perché rientra nello spirito solidaristico e di altruismo che ha caratterizzato la nostra comunità in questo difficile momento. Ringraziamo anche la dirigente Francesca Arena e le docenti che hanno incoraggiato e sostenuto i ragazzi nelle loro scelte, affinché la scuola sia presidio di formazione didattica ed umana».

Un grande apprezzamento è stato espresso dalla dirigente scolastica Arena: «Il gesto autonomo e spontaneo dei ragazzi seconde e terze della scuola secondaria di I grado, che hanno deciso di devolvere i fondi che  avevano raccolto per il teatro di lingua straniera (francese e spagnola) alle famiglie infragilite dal covid, è il segno più semplice e immediato di una solidarietà profonda che sta muovendo il nostro paese coinvolgendo e mobilitando le migliori energie dell’Italia. È di fronte a questi esempi che la speranza che tutto vada bene diventa più forte. Serve il susseguirsi di tanti piccoli gesti per schierare una forza tanto possente da stroncare l’aggressione del coronavirus. È per questo che voglio dire, idealmente assieme a tutto il Convitto , grazie a questi nostri alunni e alle altre decine di migliaia di persone mobilitati a produrre solidarietà per chi ha più bisogno. Grazie ragazzi!».

A spiegare l’evoluzione di un gesto che richiama i valori profondi della cittadinanza attiva, è la professoressa Simona Tassone: «Ci stiamo appena riprendendo da due mesi di lockdown che ci ha portati a vivere esperienze diverse ma assolutamente formative. Durante questo periodo mi sono incessantemente confrontata, alla luce del doppio ruolo di genitore e di educatrice che rivesto all’interno dell’istituzione scolastica, con i docenti delle varie classe. Durante uno di questi momenti di confronto, avuto con le insegnanti di francese e di spagnolo, che nei mesi precedenti si erano organizzate per portare i ragazzi ad assistere ad una rappresentazione teatrale, prenotando l’ingresso e raccogliendo attraverso le rappresentanti di classe le quote per l’acquisto dei biglietti senza poi, in effetti, riuscire a concludere l’iniziativa a causa delle restrizioni imposteci per il contenimento del contagio da Covid-19,  è nata l’idea di proporre  ai genitori delle classi seconde e terze di coinvolgere e sensibilizzare i ragazzi. Pertanto, si è pensato di devolvere l’intera somma raccolta per le rappresentazioni teatrali in lingua francese e spagnola in beneficenza a favore del Banco Alimentare della Calabria».

«Il desiderio della comunità scolastica tutta – ha proseguito Simona Tassone – ha preso forma e si è realizzato grazie alla disponibilità dell’assessore alle politiche sociali Lucia Nucera che  ha accolto l’iniziativa  con entusiasmo  ed ancora una volta ha dimostrato una grande sensibilità aiutandoci in questa impresa, grazie anche alla Dirigente Arena e alle docenti Arienti e  Morabito che si sono prodigate in prima persona per la riuscita e la realizzazione dell’iniziativa. Un grande ringraziamento va inoltre, ai genitori ma soprattutto ai ragazzi che hanno avuto grande maturità e grande spirito solidale nei confronti di chi è meno fortunato di loro, dimostrando come la scuola svolga una funzione positiva e veicoli valori assolutamente costruttivi, fondamentali per la formazione del cittadino attivo». (rrc)