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LA «NORMALITÀ DI REGGIO È UNA CHIMERA»ALOISIO: ORA BASTA RACCONTARE FAVOLE

REGGIO – Il progetto “Agedilab” sostenuto anche da Mediolanum

Il Progetto AgediLab – Laboratori di autonomie, ideato e coordinato da Agedi Odv, cofinanziato dalla Regione Calabria, è sostenuto anche da Banca Mediolanum.

Nasce da qui l’idea di organizzare un evento di beneficenza, un grande spettacolo che coinvolga istituzioni ed artisti reggini, il cui ricavato andrà totalmente devoluto ai “Laboratori di autonomie”. Oltre a supportare la crescita dell’Associazione attraverso Mediolanum insieme, progetto solidale di Banca Mediolanum nato con l’obiettivo di supportare le associazioni di volontariato che operano quotidianamente sul territorio, la Banca ha deciso di coinvolgere Fondazione Mediolanum Onlus per dare un contributo concreto con il raddoppio dei primi 5 mila euro raccolti.

Fondamentale a questo punto sarà, dunque, l’apporto dei cittadini di Reggio Calabria che, acquistando i biglietti dell’evento di beneficenza organizzato da Agedi, daranno man forte al grande Progetto destinato alle persone con disabilità. Già bloccata la data sul calendario e scelta la location: l’evento si terrà domenica 26 febbraio, alle alle 20.30, presso ilTeatro comunale “Francesco Cilea” di Reggio Calabria.

Per l’acquisto dei tagliandi d’ingresso al teatro si prega di contattare Agedi Odv, tramite email info@agedi.it o recapiti telefonici (3483739294 – 3483739308).

Contribuire alla raccolta fondi della serata Diversamente uguali, insieme per il futuro è semplicissimo, basta utilizzare le seguenti coordinate:

Beneficiario  Fondazione Mediolanum Onlus

Causale  Progetto “Diversamente uguali”

Iban  IT68C0306234210000000417750

«Ricordiamo – si legge in una nota – che AgediLab a partire dalle prossime settimane fornirà, a scopo totalmente gratuito, i seguenti servizi alla collettività: sostegno all’inclusione sociale di persone con disabilità e non autosufficienti; tirocini per l’inclusione sociale; sviluppo delle competenze per favorire l’autonomia delle persone con disabilità grave e una migliore gestione della vita quotidiana; promozione di attività laboratoriali, ludiche e sportive. Un servizio a cui ad oggi devono sopperire le famiglie tanto dal punto di vista economico quanto organizzativo-gestionale. È noto, del resto, che la maggior parte delle persone con disabilità, una volta uscite dal circuito scolastico e/o riabilitativo, restano escluse dal processo di inclusione e socializzazione». (rrc)