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Falcomatà all'istituto Carducci - Da Feltre

REGGIO – Il sindaco Falcomatà intervistato dai bambini dell’Istituto Carducci – Da Feltre

Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, insieme all’assessore alla Cultura, Rosanna Scopelliti, è stato intervistato dai bambini della 5C dell’Istituto “Carducci – Da Feltre” di Reggio Calabria, a conclusione del ciclo di attività attività legato ad un corso di giornalismo dedicato ai bambini dell’ultimo anno della scuola primaria.

Oggetto dell’intervista realizzata dai piccoli alunni della Carducci, la vita pubblica e privata del sindaco della loro città: le sue scelte, le difficoltà amministrative, le aspettative, i programmi, le attività che il primo cittadino svolge ogni giorno ed anche qualche curiosità sulla sua vita personale.
Tantissimi gli interrogativi posti dagli studenti che, coordinati dall’insegnante Mariangela Aricò, hanno incalzato il sindaco e l’assessore chiedendo lumi sui diversi aspetti dell’attività amministrativa e di governo dell’Ente comunale. Dai servizi alle opere pubbliche, dalla gestione della pandemia alla programmazione di spazi dedicati alla socialità e alle famiglie. Una vera e propria intervista con stile giornalistico, condotta in maniera professionale e completa dai ragazzi, con tanto di videoregistrazione in formato televisivo, che ha consentito ai piccoli alunni dell’Istituto di approfondire i diversi aspetti legati alla gestione della cosa pubblica nella città di Reggio Calabria.
Domande e curiosità alle quali il sindaco si è sottoposto volentieri, rispondendo per un’ora agli interrogativi posti dagli studenti e ringraziandoli, al termine dell’incontro, per la grande attenzione dimostrata all’intervista e complimentandosi con la Dirigente Scolastica e con gli insegnanti per il brillante progetto educativo promosso nel contesto scolastico.
«Abbiamo tanto bisogno di voi – ha detto il sindaco ai bambini concludendo l’incontro –, abbiamo bisogno della vostra fantasia, della vostra curiosità, del vostro punto di vista, che deve risultare complementare rispetto a quello degli adulti. Vedere la città con gli occhi dei bambini ci aiuta a capire meglio, a migliorarci, a programmare secondo le aspettative di chi la abita oggi da piccolo cittadino e la vivrà domani da adulto». (rrc)