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Imbalzano

REGGIO – Imbalzano (Cambiamo!) sul trasferimento del Centro per l’impiego ad Archi

Per Pasquale Imbalzano, vicecoordinatore vicario di ”Cambiamo per Toti – Coraggio Italia”  e già amministratore comunale della città, «il trasferimento nei locali della ex facoltà di Giurisprudenza sita in Archi di Reggio Calabria degli uffici del  Centro per l’Impiego per la Provincia di Reggio, rappresenta il più grossolano degli errori che l’Amministrazione Comunale poteva compiere a danno degli utenti e dei  molti dipendenti di tale importante ufficio pubblico».

«Tale scelta – ha aggiunto – risulta, infatti, irrazionale e illogica nella parte in cui non pone al centro degli interessi da tutelare, rispetto all’oramai conclamato e ineludibile trasloco dall’immobile di via Torricelli, le esigenze dell’utenza reggina e dei tanti dipendenti del medesimo ufficio che si badi bene svolge , tra gli altri compiti, quello  di incontro domanda e offerta placement, inserimento lavoratori disabili e categorie protette, orientamento e consulenza, promozione tirocini, servizi alle imprese, servizi per extracomunitari e sportello giovani».

«In questo senso – ha proseguito – dopo diversi anni di attività di un ufficio perfettamente insediato nella zona sud di Reggio, nel contesto del quartiere Gebbione, divenuto punto di riferimento per tanti giovani e meno giovani reggini in cerca di soluzioni lavorative, meglio avrebbe fatto l’amministrazione Comunale ad individuare un immobile di proprietà presso cui trasferirne le attività nello  stesso quartiere, o alternativamente in altra area limitrofa della zona sud della Città, ad esempio riutilizzando gli spazi dei locali della ex V circoscrizione o, in modo ancor più congruo, la riammodernando gli spazi dell’immobile dell’ex Girasole, oramai divenuto terra di riparo o rifugio di fortuna di senza fissa dimora, che per il degrado che intercetta viene dipinto nelle cronache quotidiane locali come autentico scempio che dona immeritatamente a Reggio il marchio di città dolente».

«In via alternativa – ha detto ancora – se, invece, si optasse per il mantenimento dell’ufficio in uno degli immobili indicati, si offrirebbe pieno soddisfacimento alle consolidate abitudini dell’utenza, in contesti dotati di ampi parcheggi che impatterebbero positivamente con il tessuto urbano, consentendo soprattutto agli stessi dipendenti di non subire un disagevole trasferimento dovuto per lo più alla distanza della ex facoltà di Giurisprudenza, in mancanza di un adeguamento infrastrutturale della via nazionale Archi , unica arteria che conduce al quartiere Cep, ove è sito l’immobile di presunta destinazione, che già oggi nelle ore di punta subisce gli effetti della saturazione del traffico legata – per come risaputo – all’aumento vorticoso negli ultimi anni degli insediamenti abitativi sorti su quella parte di territorio posto a nord di Reggio».

«D’altronde – ha spiegato – la scelta dell’immobile di Archi, sgombrando il campo dalle ridicole pretese di recupero della vivibilità del quartiere che – diversamente – meriterebbe interventi infrastrutturali davvero rilevanti sul piano dell’aumento della qualità di vita e che proprio questa Amministrazione ha beffardamente negato negli ultimi sette anni, mal si concilia geograficamente con la più vicina sede locale di CpI di Villa San Giovanni».

«Infatti – ha detto ancora Imbalzano – la scelta di un nuovo insediamento/ufficio nel quartiere Gebbione apparirebbe certamente baricentrica rispetto alla esigenza dell’offerta dei servizi distribuiti uniformemente sul territorio reggino, vista la presenza  dall’altra sede locale di Melito Porto Salvo».

«Per questi motivi – ha concluso – la scelta dell’Amministrazione è da ritenersi scriteriata, rivolta più alla cura di interessi particolari che alla tutela delle necessità dell’utenza e dei lavoratori dell’Ufficio e come tale deve essere immediatamente modificata a favore delle soluzioni che privilegino il mantenimento della sede o nell’ex Girasole o nella ex V circoscrizione,  sempre siti nella zona sud di Reggio». (rrc)