Il vicecoordinatore provinciale vicario di Cambiamo – Coraggio Italia, Pasquale Imbalzano, ha ricordato al sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, che la riduzione della Tari 2020 – rimasta in sospesa – «risponde non solo ad un dovere della Sua amministrazione, ma è anche un atto di civiltà giuridica».
«In attesa – ha spiegato – della decisione di merito da parte del Tribunale Amministrativo sul ricorso avanzato in ordine ai devastanti brogli elettorali che rendono oggettivamente delegittimato dal punto di vista democratico l’attuale Consiglio Comunale, nonché fallita a tutt’oggi la scappatoia di utilizzare quella che doveva essere la salvifica discarica di Melicuccà per le legittime preoccupazioni dei cittadini del comprensorio circostante, ed il cui completamento era stato annunciato per lo scorso mese di ottobre, il servizio raccolta rifiuti continua a mostrare i suoi limiti».
Imbalzano, inoltre, ha ricordato come «l’Azienda Sanitaria Provinciale, nei mesi scorsi e da più parti sollecitata, aveva espresso un parere molto chiaro di autentica emergenza ambientale per i periodi in questione , elemento a nostro parere solo aggiuntivo, per ridurre la Tari 2020 e parte del 2021» e che «mentre i reggini ed i piccoli imprenditori della nostra città si avviano stremati a tentare di ripartire, un segno di responsabilità della Sua Amministrazione, in assoluta coerenza con quanto stabilito dalla legge e dalle precitate ed ormai codificate sentenze, sarebbe l’espressione tangibile della volontà di non opprimere anche con balzelli non dovuti le tasche ormai vuote dei nostri concittadini».
«Sarebbe anche un incentivo a coloro che – ha proseguito – con grandi sforzi, non intendono sottrarsi a pagare quanto dovuto, per garantire i servizi che il Comune è tenuto ad assicurare, riducendo l’ormai esorbitante mole di ratei attivi che appesantiscono da tempo il bilancio comunale».
Per questo, ha concluso Imbalzano, «riteniamo pertanto ineludibile questa ulteriore nostra richiesta, che l’attuale maggioranza, sia pure con grande ritardo, è tenuta ad assumere, compensando coloro che hanno già provveduto a pagare , anche in parte, il salasso Tari 2020, con i prossimi avvisi del 2021. Sarebbe una indicazione chiara per quei Comuni della Città Metropolitana che si sono trovati in questi ultimi anni nelle medesime, precarie condizioni ambientali». (rrc)