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Invito a pagare la Tari a Reggio

REGGIO – La criticità della raccolta rifiuti si scontra con le tariffe della Tari

Il Movimento per la Rinascita del Pci e l’Unità dei comunisti stigmatizza l’assurda situazione della scadenza del pagamento della tassa rifiuti (Tari) del 30 gennaio a fronte di un servizio scadente e inadeguato.

La Hermes (la società di riscossione dei tributi comunali) – si legge in una nota – con l’affissione di grandi manifesti in città «ha invitato i cittadini a provvedere al pagamento del saldo TARI 2020 entro il 30 gennaio. Insomma ha sostituito l’invio della fattura a saldo con un mero e generico invito rivolto a tutti i cittadini. I quali cittadini, stando così le cose, dovrebbero recarsi alla Hermes; affrontare file chilometriche; e qui farsi calcolare l’importo dovuto a saldo. Il tutto nel giro di qualche giorno. Dimenticando che la Corte di Cassazione ha statuito che le Amministrazioni che non provvedono alla raccolta dei rifiuti in maniera regolare non possono chiedere l’intero importo; ma solo il 40%. Dimenticando che tante associazioni; organizzazione politiche e singoli cittadini hanno inviato istanze in autotutela con le quali hanno invitato l’Amministrazione ad adeguarsi al dettato giurisprudenziale.

«L’Amministrazione – si legge nella nota del Movimento – ha adottato la linea dura: il cittadino deve pagare l’intero; facendo finta di non sapere di detta pronuncia (che non è altro che l’interpretazione autentica della legge). Ma soprattutto facendo finta di non conoscere lo stato in cui è ridotta la città: montagne di rifiuti che giacciono inermi ai bordi delle strade cittadine; rifiuti accumulati in qualunque slargo; rifiuti che stanno accumulati per giorni, settimane, mesi, fino a quando prendono fuoco sprigionando così diossina, puzza e lunghe code di fumo.

Rifiuti a Reggio

«Questo è lo stato in cui è ridotta la città! E l’Amministrazione rimane inerme. Da molti mesi annuncia che i lavori della discarica di Melicucco sono quasi alla fine (purtroppo anche questo possibile sbocco non solo on è alle porte ma addirittura i lavori sono fermi e la ditta appaltatrice, per quanto è dato sapere ha abbandonato il cantiere). Ma la discarica è un luogo dove vengono conferiti i rifiuti sporchi; indifferenziati.

Ora, se questo è; a che cosa è servito avviare la raccolta differenziata? A cosa è servito spendere cifre molto importanti (si dice 25 milioni di euro l’anno e forse più)? No. I conti non tornano. Non si può avere la città sporchissima; pagare le tasse più alte d’Italia ed avere l’obiettivo di portarli in una comune discarica. Significa che l’Amministrazione non ha avuto e non ha tutt’ora un progetto; una idea di come risolvere l’annoso problema dei rifiuti; un’idea insomma di città pulita. Eppure in tanti avevamo in più occasioni tentato un dialogo; abbiamo tentato di suggerire idee e progetti; fin dal primo giorno dell’insediamento dell’attuale maggioranza avevamo consegnato un progetto, articolato tecnicamente, volto a creare un sistema di raccolta intelligente che avrebbe potuto davvero rappresentare una svolta di civiltà urbana. Non siamo stati ascoltati, purtroppo; purtroppo perché a soffrirne sono i cittadini e la città; ancor di più perché costretti a pagare tasse così alte: tasse 3 volte in più del massimo». (rrc)