L’Avis Odv di Reggio Calabria ha accolto nei suoi locali una delegazione di Avis Odv Legnano, guidata dal direttore generale Riccardo dell’Acqua.
Un incontro cordiale dove si è anche discusso sul futuro dell’Associazione alla luce delle nuove sfide. Insieme a Dell’Acqua hanno partecipato Rita Prampolini, coordinatrice infermieristica Avis OdV Legnano, e Oscar Bianchi, presidente Avis regionale OdV Lombardia. Ad accoglierli, il consigliere nazionale Mimmo Nisticò e la presidente dell’Avis comunale OdV di Reggio, Myriam Calipari.
«Il volontariato attraversa da tempo una fase di grande trasformazione. La motivazione alla base dell’assunzione di impegno per il bene comune deve sempre di più essere accompagnata da dedizione e anche da competenze. L’associazione dei Volontari Italiani del Sangue Avis deve cogliere questa opportunità di crescita, avviando un confronto interno costruttivo, abbandonando vecchie logiche e puntando con fermezza su una rappresentatività coerente con le sfide in atto e con i valori associativi», ha detto Dell’Acqua.
«Consapevoli della responsabilità che rivestiamo nel garantire in questo Paese il valore assoluto della gratuità del sangue, dobbiamo accogliere le sfide, come quella del Registro nazionale unico del Terzo Settore ma non solo, e procedere con passo sempre più deciso», ha spiegato ancora Riccardo Dell’Acqua, direttore generale di Avis OdV Legnano.
«Siamo stati molto contenti della visita e dell’incontro con gli amici lombardi – ha detto Nisticò –. Per il ruolo essenziale svolto nell’ambito cruciale della sanità e del diritto alla Salute dall’Avis, condividiamo pienamente la necessità di misurarci con quanto a noi richiede il frangente storico che attraversiamo».
«È tempo che l’Avis diventi promotrice di questa decisiva trasformazione – ha evidenziato –. A Reggio Calabria siamo da sempre impegnati nella promozione della cultura della donazione e della gratuità del volontariato, valori che ci sono stati lasciati in eredità dagli esempi di grandi volontari, prima che illuminati dirigenti, come Enzo Romeo, Paolo Marcianò, Domenico Comi, Gaetano Calipari, Ignazio Parrino».
«Venire a Reggio Calabria – ha spiegato il presidente Avis regionale OdV Lombardia, Oscar Bianchi – è per noi tutti un modo per “ritrovare” Paolo Marcianò, anima pulsante dell’Avis di questo territorio e che in questa fase ci manca profondamente. Sarebbe stato per noi un faro che bene avrebbe saputo guidarci. Non lo dimentichiamo, facendo tesoro dei suoi insegnamenti per le sfide che ci attendono».
«Sfide – ha aggiunto – che impongono alle associazioni impegnate sui territorio di offrire un volontariato sempre più appassionato, qualificato e credibile. Siamo profondamente convinti che questa fase sia anche per Avis una grande opportunità di crescita. Essa costituisce una risorsa dalla quella trarre linfa per un cambiamento ormai necessario per il futuro stesso della nostra associazione».
«Abbiamo toccato con mano, come associazione, le difficoltà di ottemperare agli obblighi discendenti dal Runts. Ci siamo adeguati, nel rispetto necessario delle regole. Abbiamo potuto farlo grazie alla dedizione ma anche grazie alla competenze presenti nel nostro direttivo e poste con grande generosità a servizio delle esigenze dell’associazione. Un’esperienza che conferma la necessità di esserci anche con competenza e di tracciare dentro l’associazione un percorso di crescita e formazione adeguate ai tempi. Siamo chiamati a donare il nostro tempo e i nostri talenti oltre che il nostro sangue», ha sottolineato Myriam Calipari, presidente Avis comunale OdV Reggio Calabria.
L’incontro è stato anche occasione per visitare l’unità di raccolta comunale e per scambiarsi esperienze e buone prassi.
«A breve partiremo anche a Legnano con la raccolta associativa del plasma – ha concluso Prampolini –. È stato per noi molto interessante, in occasione di questa visita, prendere visione di come l’unità di raccolta Avis comunale di Reggio sia organizzata. Abbiamo riscontrato un livello di efficienza da prendere ad esempio che ha reso questa occasione preziosa anche da un punto di vista più strettamente operativo». (rrc)