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Presentato il Balenando in Burrasca Reading Festival

REGGIO – Presentato il Balenando in Burrasca Reading Festival

È stata presentata, a Reggio, la quarta edizione del Balenando in Burrasca Reading Festival, la rassegna promossa e organizzata dall’Associazione Culturale Adexo Aps che prenderà il via domani al Castello Aragonese.

Il programma è stato presentato in conferenza stampa presso il Salone dei Lampadari del Comune di Reggio Calabria alla presenza dei direttori, degli artisti protagonisti, e dei rappresentanti del Comune di Reggio Calabria. Il consigliere delegato ai Grandi Eventi Nino Malara ha portato i saluti dell’Assessore alla Cultura e al Turismo Irene Calabrò, sottolineando il sostegno dato dall’Amministrazione a iniziative culturali di alto livello come questa, realizzata con il co-finanziamento di React Eu Pon Metro 2014 – 2020, nell’ambito degli eventi organizzati per il 50° Anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace. La funzionaria responsabile della tutela dei Beni culturali del Comune Daniela Neri ha espresso soddisfazione per la possibilità di ospitare manifestazioni artistiche di grande qualità in uno dei siti storici più rilevanti del territorio cittadino, un’occasione per farlo vivere pienamente dalla cittadinanza. 

I direttori Katia Colica e Antonio Aprile hanno ribadito la profonda sinergia creatasi con le istituzioni locali e con le varie realtà culturali e personalità artistiche coinvolte che hanno reso possibile il ricco e articolato programma della IV edizione.

«Balenando in Burrasca – hanno spiegato – persegue, fin dalla sua ideazione, il particolare progetto di sviluppo e innovazione culturale, sociale e artistica, innestati sul racconto dal vivo, che riprende la tradizione del canto degli aedi. L’aedo, nell’antica Grecia, era il cantore professionista considerato un profeta sacro, attraverso il quale si realizzava la trasmissione orale dei testi accompagnata con il suono della cetra».

I temi e i personaggi, soprattutto femminili, del mito greco, veri e propri archetipi dell’esistenza dell’uomo in ogni tempo e latitudine, rappresentano infatti il filo conduttore della rassegna, contraddistinta da un equilibrato intreccio di arti diverse: musica, danza, teatro, reading letterari, performance artistiche compongono un programma lungo e coinvolgente che vedrà anche gli omaggi ad Alda Merini e Pier Paolo Pasolini, l’incontro con il grande scrittore e poeta Aldo Nove, e vari momenti con giornalisti, scrittori e artisti.

Presenti all’incontro – moderato dalla giornalista Oriana Schembari – il regista del primo spettacolo proposto “Cassandra Global Warner” Matteo Tarasco e l’attrice Aurora Cimino che, insieme all’attore Gaetano Tramontana, porteranno in scena il secondo studio della produzione firmata Adexo, drammaturgia di Katia Colica, con le musiche dal vivo di Antonio Aprile e le scenografie di Luisa Malaspina e Roberto Morabito. 

Il regista Tarasco, protagonista internazionale del teatro contemporaneo, ha definito Reggio Calabria «una città vivace dal punto di vista culturale, piena di talenti e di professionalità che si impegnano moltissimo» e si è detto felice di questa nuova collaborazione con l’associazione Adexo; così come la giovane attrice Aurora Cimino, formatasi proprio nel teatro classico presso il prestigioso Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, emozionata di interpretare un personaggio del mito, Cassandra, attraverso una chiave di lettura assolutamente moderna.

Nella pièce, infatti, la protagonista è una giovane Cassandra, cameriera col pallino dell’ecologia e la vocazione agli amori consapevolmente fallimentari. Una sera incontra nel fast food in cui lavora, – dall’evocativo nome, TROY -, un attore la cui unica data dello spettacolo teatrale di cui era protagonista, Agamennone, è stata annullata a causa di una grave allerta incendi; in un’altalena di toni ironici e drammatici, prende vita una tessitura narrativa che assume un valore di denuncia sociale. Il tema del disastro ecologico dei nostri giorni trova una voce antica ed estremamente attuale, perché ogni tempo ha bisogno di una Cassandra che gridi al mondo quello che non vuole ascoltare. 

Uno splendido spettacolo di apertura che restituisce pienamente quel legame tra mondo antico e presente, vera cifra di questo originale festival che non mancherà di emozionare e stupire. (rrc)