Domani al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, alle 17, sarà presentata “Blooming Skin of Brain Paradise”, un’installazione unica nel suo genere, creata a quattro mani dagli artisti Aljosha, di origine ucraina, e Ilya, di origine russa.
L’evento si inserisce in un più ampio progetto di promozione del patrimonio culturale e artistico della Calabria, mostrando come l’arte contemporanea possa dialogare con luoghi di grande valore storico e paesaggistico.
Iniziativa ambiziosa e di ampio respiro culturale, quindi, realizzata a Reggio Calabria grazie alla volontà di Luca Perna, direttore creativo di Artshares, Ghislain Mayoud, curatore della mostra, Michele Geria, produttore della società cinematografica Baobei, e Gianluca Gargano, regista del documentario che verrà realizzato sull’opera.
Questa opera – visitabile fino al 31 luglio 2025 – frutto di un progetto visionario promosso da un docente d’arte e un imprenditore culturale, rappresenta un potente messaggio universale: la possibilità di creare bellezza attraverso il dialogo e la comprensione reciproca, anche in tempi di divisione e conflitti.
“Blooming Skin of Brain Paradise” unisce due mondi apparentemente distanti, fondendo tradizione e innovazione, natura e mente, per raccontare la complessità della vita e la forza dell’umanesimo.
La Scala Monumentale Piacentini del Museo Archeologico Nazionale, sarà lo spazio perfetto per accogliere questa straordinaria opera.
L’installazione, che si intreccia con i temi della pace, della diversità e dell’armonia, offrirà un’esperienza emozionale unica, arricchita da un accompagnamento musicale dal vivo e da un gioco di luci che valorizzerà sia l’opera che la bellezza del luogo.
“Blooming Skin of Brain Paradise” diventa così non solo un simbolo di speranza globale, ma anche un’opportunità per raccontare l’identità di un territorio ricco di storia, cultura e innovazione. (rrc)