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Successo per l'incontro del Centro Italiano Femminile

REGGIO – Successo per l’incontro del Centro Italiano Femminile

Successo, a Reggio, per l’incontro C’è voglia di amore – Diverse voci a sostegno di un’emergenza, organizzato dal Centro Italiano Femminile in occasione di San Valentino.

L’evento, svoltosi nella Sala “Mons. Ferro” della Curia Vescovile, è stato aperto dal presidente del Cif cittadino, Renata Melissari Poeta, che ha evidenziato che le iniziative del Centro Italiano Femminile esprimono un impegno culturale, di ispirazione cristiana, orientato alla costruzione di rapporti di promozione umana, di giustizia e di pace.

Dopo i saluti di padre Catanese, Vicario generale della Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova e della Presidente regionale del Cif, dr.ssa Laganà, ha dato via all’incontro Daniela Scuncia, con la sublime interpretazione della poesia “Donna che parla in fretta”, di Anne Waldman. Il taglio che si è voluto offrire all’evento è stato quello di uscire dagli schemi stereotipati e melensi che affrontano il tema dell’amore, come ha spiegato la conduttrice della serata avv. Marina Neri, dopo la performance di Francesco Tassone che ha declamato i versi di un suo canto poetico: Io uomo.  Con le colonne sonore curate da due musicisti d’eccezione: Nino Pavone e Angelo Micheli, la serata è proseguita con l’intervento della poetessa Pina De Felice che, da par suo, ha contribuito al successo dell’evento offrendo, oltre a delle interessanti riflessioni, anche la lettura di due sue bellissime poesie.

A seguire, Marina Neri, Daniela Scuncia e il mattatore Francesco Tassone hanno declamato pregevoli versi di diversi autori e, inoltre, hanno voluto esaltare la giornata dell’amore attraverso lo “stupore dell’arte”.

I tre professionisti si sono esibiti infatti con interventi ricchi di coinvolgente pathos e spiccata professionalità, rimanendo, però, attraverso un percorso artistico originale, con la testa e il cuore immersi nella realtà di questo drammatico periodo storico. Dopo i ringraziamenti finali rivolti ai presenti da parte della Presidente del CIF cittadino, prof. Renata Melissari, ha chiuso la serata Giovanni Suraci, leggendo una lettera di una ragazza Iraniana che, con un commovente appello, chiede aiuto all’Occidente per non dimenticare la battaglia di civiltà che i giovani di quel travagliato Paese stanno combattendo.

Per chiudere, infine, è stata letta l’indicativa massima di Gianni Rodari: «Se io avessi una botteguccia fatta di una sola stanza vorrei mettermi a vendere sai cosa? La speranza». (rrc)