La Giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, ha approvato la copertura finanziaria per sostenere la prosecuzione del collegamento sperimentale del Frecciargento Sibari-Bolzano.
Lo ha reso noto l’assessore regionale alla Mobilità, Fausto Orsomarso, spiegando che «con l’inizio del nuovo anno, insieme al collega Mauro Dolce, ci confronteremo con Trenitalia per trasformare la sperimentazione, partita nel 2019, in un servizio stabile».
«Non c’è mai stato motivo di allarme – ha proseguito –rispetto al mantenimento del collegamento, che non è mai stato in discussione. Abbiamo atteso di avere contezza dei costi e dei dati di riempimento certificati da Trenitalia che, seppur condizionati dalla pandemia, evidenziano come la sperimentazione possa essere trasformata in un servizio stabile e capace di stare sul mercato libero anche riducendo la quota di contributo regionale o, in prospettiva, addirittura annullandola secondo il nostro punto di vista».
«Grazie al lavoro della giunta guidata da Roberto Occhiuto – ha concluso – il Frecciargento Sibari-Bolzano che, nel periodo di sperimentazione, si è consolidato come servizio importante per i viaggiatori calabresi, diventerà quindi un collegamento definitivo tra lo Jonio cosentino, la Capitale e il Nord-est del Paese».
Grande soddisfazione è stata espressa dalla senatrice del Gruppo Misto, Rosa Silvana Abate: «così, finalmente, daremo sicurezza ai calabresi sull’unico treno veloce che collega la Sibaritide al resto dell’Italia ed eviteremo le puntuali polemiche create ad arte quando il suddetto treno, seppur venga mantenuto sulle piattaforme di vendita di Trenitalia, non risulti prenotabile oltre il 31 dicembre perché manca la firma sulla proroga della convenzione».
«Prendo atto, quindi – ha concluso – del fatto che la Regione si sia attivata subito senza altri ritardi e sollecito che, come previsto da progetto, diventi un servizio stabile e a mercato perché questo è stato sempre il presupposto originario del mio lavoro e del progetto presentato nel 2019 a Trenitalia». (rcz)