La consigliera Straface: Solo aggiornamento orario del Frecciargento Sibari-Bolzano

La consigliera regionale Pasqualina Straface, ha sottolineato come non c’è nessuna sparizione del Frecciargento Sibari-Bolanzano, ma un semplice aggiornamento di orario.

«Come ogni anno si ripropone il solito teatrino della presunta sparizione del Frecciargento Sibari-Bolzano – ha detto – con il consigliere Tavernise che crea allarmismo nella popolazione su un tema delicato e complesso come quello dei trasporti senza avere la minima idea del funzionamento del sistema. La realtà è che Trenitalia sta semplicemente riprogrammando gli orari del treno, che torneranno a breve disponibili dopo il 10 di dicembre».

«Quella della Sibari-Bolzano è una tratta fondamentale per il nostro territorio e resta a disposizione dell’utenza, in particolar modo – ha concluso – per il periodo natalizio. Al contempo grazie al lavoro della giunta Occhiuto sono in circolazione i treni blues sull’arco jonico e si sta investendo sull’elettrificazione e ammodernamento delle reti per garantire ai cittadini un servizio sempre più moderno e vicino alle esigenze». (rcs)

Un pool di Associazioni scrivono a Trenitalia e alla Regione: No a nuove fermate sulla Sibari-Bolzano

L’Associazione Ferrovie in Calabria, l’Unione delle Associazioni della Riviera dei Cedri e del Pollino, il Gruppo Jonia-Magna Graecia, hanno inviato una lettera a Trenitalia, al presidente della Regione, Roberto Occhiuto e all’assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso, opponendosi all’istituzione di nuove fermate nella tratta del Frecciargento Sibari-Bolzano.

Motivo della missiva, l’opposizione alle richieste del senatore Francesco Castiello, di far istituire alcune fermate del treno Frecciargento Sibari-Bolzano nel Cilento. Nella stessa, le Associazioni hanno invitato i destinatari «ad investire su nuovi collegamenti veloci che consentano a tutta la Calabria, ed in particolar modo all’area dell’Arco Jonico, di uscire da una condizione di isolamento infrastrutturale atavico. A tal riguardo è stato proposto di attestare il FrecciaRossa Taranto-Milano a Sibari e l’istituzione di un servizio Intercity RC-BA via Paola-Sibari. Per entrambi i servizi, con la predisposizione di coincidenze per le città di Corigliano-Rossano e Crotone».

Nella lettera, viene spiegato che non si tratta di «una presa di posizione su mere questioni strumentali e di pennacchio, quanto la necessità di significare che il treno in questione è l’unico collegamento veloce predisposto al servizio di aree depresse del territorio calabrese».

«Si è voluto chiarire, infatti – viene spiegato – che tutto l’ambito dell’Arco Jonico Sibarita e Crotoniate, servito dal treno sopra richiamato, non dispone di altri servizi a mercato, tantomeno di servizi Intercity, diretti verso la Capitale. Nel caso dell’Alto Tirreno, invece, territorio anch’esso servito dal convoglio veloce, è stato specificato che già gli altri servizi Frecciarossa, transitanti sull’area, sono stati riempiti di fermate aggiuntive. Tale condizione ha dilatato i tempi di percorrenza, sminuendo il significato stesso di treno veloce».

«Nel merito – viene spiegato in una nota – è stato ricordato che già nel luglio 2020, in occasione dell’arrivo di FrecciaRossa ed Italo a Reggio Calabria, fu proprio il senatore Castiello a chiedere, oltre le già 3 concesse fermate nel territorio Cilentano, ulteriori 6 fermate aggiuntive a servire il medesimo ambito. Pertanto, è stato posto il quesito su come possa un Senatore della Repubblica, che dovrebbe conoscere le caratteristiche di un treno ad Alta Velocità, pretendere ben 9 fermate in così pochi chilometri. Risulta evidente che le citate richieste abbiano uno sfondo meramente campanilistico e che non considerino le esigenze di ambiti ben più disastrati di quello Cilentano. Parimenti a come ignorino cosa siano i servizi in coincidenza ed intermodalità».

«Inoltre, i Sodalizi civici – si legge – hanno chiesto ragguagli circa le motivazioni del tardivo interessamento riguardo il treno Sibari-Bolzano, da parte del senatore Castiello. Con rammarico è stata constatata la mancata premura da parte del Senatore in atto istituzione del servizio a mercato. Allorquando, ritenuto infruttuoso da parte di Trenitalia, fu necessario un contributo da parte della regione Calabria (tuttora in essere), per permetterne la messa in esercizio».

«A margine delle motivazioni addotte nella lettera, le Scriventi  hanno concluso sostenendo che se la politica avesse davvero interesse a migliorare la situazione dei trasporti, dovrebbe impegnarsi concretamente a far istituire nuovi collegamenti. Appare insensato, d’altronde – prosegue la nota – rimpinguare di fermate aggiuntive le corse  dei treni Freccia esistenti. Vieppiù, gravadole di una dilatazione dei tempi di percorrenza.

«Molte delle evocate fermate, tra l’altro – conclude la nota – poste nelle immediate vicinanze l’una dell’altra, contribuiscono a diminuire la qualità dei vettori facendo venir meno il senso stesso dei collegamenti ad alta velocità. Quanto esposto con l’auspicio di porre fine ad una mercificazione politica che utilizza il Freccia Sibari-Bolzano, in barba a qualsivoglia principio di equità tra territori serviti. Così come già in passato avvenuto con l’istituzione delle fermate a Torano e, durante il periodo estivo, a Maratea». (rkr)

Frecciargento a Maratea, Unione delle Associazioni spiega il suo no

L’Unione delle Associazioni della Riviera dei Cedri e del Pollino e il Comitato Magna Graecia hanno spiegato i motivi per cui dicono “no” alla fermata del Frecciargento Sibari-Bolzano a Maratea, in quanto «si persevera nelle politiche dei due pesi e due misure con grave nocumento alle popolazioni dell’Arco Jonico».

«Nei giorni scorsi, come Comitato Magna Graecia, assieme all’Unione delle Associazioni della Riviera dei Cedri e del Pollino – viene spiegato in una nota – abbiamo destinato una lettera alla Presidenza della Regione, ai vertici di Trenitalia, al Ministro dei trasporti, agli Assessori regionali al turismo ed all’agricoltura, alla Deputazione parlamentare dell’Arco Jonico ed al Sindaco di Scalea. Motivo della missiva il nostro ritenere inopportuna la scelta, da parte di Trenitalia, di Istituire una fermata del Frecciargento Sibari-Bolzano a Maratea».
«L’oggetto del ragionamento – viene spiegato ancora – è stato spinto non già da spiriti campanilistici, quanto da un’attenta analisi dei flussi veloci in transito sulla stazione di Maratea. È bene chiarire che fra la Calabria ed il resto d’Italia (via tirrenica) vi sono, in totale, dodici treni AV (Freccia ed Italo). Di questi, undici fanno capolinea nella stazione di Reggio Calabria ed uno a Sibari. Delle dodici corse, tre già effettuano scalo nella stazione lucana. L’accordo-servizio sul Freccia Sibari-Bolzano costituirà la quarta fermata».
«Sgombriamo il campo da ogni, eventuale, fraintendimento – viene evidenziato –. Che Maratea, essendo località turistica di pregio e fra le più gettonate del Tirreno, debba essere servita da quattro o più fermate di vettori veloci è legittimo ed insindacabile. Il paradosso, tuttavia, è che la quarta fermata venga assegnata compromettendo l’unico servizio veloce dallo Jonio verso la Capitale. A tal riguardo giova ricordare che cinque dei su menzionati dodici Treni AV, non effettuano fermate tra Salerno e Paola mentre altri tre non effettuano scali tra Sapri e Paola».
«Risulta oltremodo inspiegabile, oltreché macchiettistico – continuano l’Unione delle Associazioni e il Comitato Magna Graecia – che venga assegnata la fermata ad un treno che già effettua sosta nella stazione di Scalea. Tra l’altro, posta a circa dieci minuti di distanza da Maratea ed a questa collegata da servizi regionali. Viepiù, scegliendo per la causa, l’unico e solo treno che già raccoglie tutta l’utenza della Sibaritide e del Crotonese (da quando è stato istituito un servizio di collegamento regionale in coincidenza tra Crotone e Sibari), piuttosto che uno o più degli otto rimanenti treni provenienti dallo Stretto».
«Lungi da noi fare il conto della serva – si legge ancora –. Ad ogni modo, si sarebbe potuta sfruttare una delle otto corse che non effettuano servizi di fermata tra Sapri e Paola, piuttosto che l’unico “treno sociale” (mutuando le parole della Senatrice Abate) che aveva dato un pizzico di sollievo all’atavico dramma della mobilità gravante su tutto l’Arco Jonico.
Tale operazione non solo rallenterà, ulteriormente, la corsa del treno, ma metterà a repentaglio la possibilità di usufrutto dello stesso da parte dei passeggeri provenienti e diretti verso la jonica. Gli stessi per cui la Regione Calabria corrisponde oneri di compensazione all’azienda, a garanzia di copertura della tratta tra Sibari e Paola. Del resto, già lo scorso anno, quando il servizio fu istituito in occasione del cambio orario estivo, con un atto di Presidenza dell’ex Governatore f.f. della Regione, avevamo già scritto ai Vertici ministeriali e regionali per significare il nostro punto di vista. Ma, oggi come allora, si è deciso di confermare la fermata».
«Spiace accertare – continua la nota – come l’unico vettore AV proveniente dallo Jonio si stia, lentamente, trasformando in un convoglio intercity. Con l’aggravio di allungamento dei tempi di percorso, al costo di un servizio veloce.
Andrebbe anche appurato l’arcano motivo celato dietro la scelta dell’unica corsa jonica per fornire la quarta fermata a Maratea, piuttosto che una delle otto corse provenienti da Reggio Calabria. Senza escludere il fatto che logiche dettate da scriteriati centralismi ridurranno i posti a disposizione per gli utenti jonici, con grave nocumento per la fascia Sibarita e Crotoniate che, ribadiamo, ha nel freccia Sibari-Bolzano l’unico servizio di collegamento su ferro verso la Capitale».
«Continua la politica  dei due pesi e due misure – conclude la nota – e crediamo che gli effetti degli iniqui dettami, applicati dai vari centralismi, siano, ormai, sotto gli occhi di tutti. Ci si preoccupa di assegnare una ulteriore fermata al Freccia Sibari-Bolzano, ma nulla si dice sul precario servizio di collegamento regionale, in coincidenza,  tra Crotone e Sibari. Poche ore fa, infatti, la vetustà del percorso ferrato Jonico e la precarietà del convoglio regionale utilizzato per la corsa, hanno determinato l’ennesimo ritardo del treno posto in coincidenza con la partenza del Freccia.
Ciò non ha consentito all’utenza del basso Jonio e del Crotonese di poter salire sul vettore veloce ed i passeggeri sono rimasti a Sibari in attesa di un treno di fortuna alla volta di Paola. Parimenti duole costatare il religioso silenzio da parte degli Amministratori jonici. Forse troppo presi da altro per realizzare l’ennesimo trattamento a pesci in faccia nei confronti di tutto il territorio dell’Arco Jonico». (rcs)

Comitato Magna Graecia: Inopportuna scelta di Trenitalia di istituire a Maratea fermata Frecciargento Sibari-Bolzano

Il Comitato Magna Graecia, insieme all’Unione delle Associazioni della Riviera dei Cedri e del Pollino ritengono inopportuna l’istituzione, da parte di Trenitalia, della fermata del Frecciargento Sibar-Bolzano a Maratea.

Per questo, è stata inviata una missiva alla Presidenza della Regione, ai vertici di Trenitalia, al Ministro dei trasporti, agli Assessori regionali al turismo ed all’agricoltura, alla Deputazione parlamentare dell’Arco Jonico ed al Sindaco di Scalea.

«L’oggetto del ragionamento – viene spiegato – è stato spinto non già da spiriti campanilistici, quanto da un’attenta analisi dei flussi veloci in transito sulla stazione di Maratea.  È bene chiarire che fra la Calabria ed il resto d’Italia (via tirrenica) vi sono, in totale, dodici treni AV (Freccia ed Italo). Di questi, undici fanno capolinea nella stazione di Reggio Calabria ed uno a Sibari. Delle dodici corse, tre già effettuano scalo nella stazione lucana. L’accordo-servizio sul Freccia Sibari-Bolzano costituirà la quarta fermata».

«Sgombriamo il campo da ogni, eventuale, fraintendimento – viene chiarito nella nota –. Che Maratea, essendo località turistica di pregio e fra le più gettonate del Tirreno, debba essere servita da quattro o più fermate di vettori veloci è legittimo ed insindacabile. Il paradosso, tuttavia, è che la quarta fermata venga assegnata compromettendo l’unico servizio veloce dallo Jonio verso la Capitale».

«A tal riguardo – prosegue la nota – giova ricordare che cinque dei su menzionati dodici Treni AV, non effettuano fermate tra Salerno e Paola mentre altri tre non effettuano scali tra Sapri e Paola.  Risulta oltremodo inspiegabile, oltreché macchiettistico, che venga assegnata la fermata ad un treno che già effettua sosta nella stazione di Scalea. Tra l’altro, posta a circa dieci minuti di distanza da Maratea ed a questa collegata da servizi regionali. Viepiù, scegliendo per la causa, l’unico e solo treno che già raccoglie tutta l’utenza della Sibaritide e del Crotonese (da quando è stato istituito un servizio di collegamento regionale in coincidenza tra Crotone e Sibari), piuttosto che uno o più degli otto rimanenti treni provenienti dallo Stretto».

«Lungi da noi fare il conto della serva – si legge ancora –. Ad ogni modo, si sarebbe potuta sfruttare una delle otto corse che non effettuano servizi di fermata tra Sapri e Paola, piuttosto che l’unico “treno sociale” (mutuando le parole della Senatrice Abate) che aveva dato un pizzico di sollievo all’atavico dramma della mobilità gravante su tutto l’Arco Jonico».

«Tale operazione – viene spiegato ancora – non solo rallenterà, ulteriormente, la corsa del treno, ma metterà a repentaglio la possibilità di usufrutto dello stesso da parte dei passeggeri provenienti e diretti verso la jonica. Gli stessi per cui la Regione Calabria corrisponde oneri di compensazione all’azienda, a garanzia di copertura della tratta tra Sibari e Paola.  Del resto, già lo scorso anno, quando il servizio fu istituito in occasione del cambio orario estivo, con un atto di Presidenza dell’ex Governatore f.f. della Regione, avevamo già scritto ai Vertici ministeriali e regionali per significare il nostro punto di vista. Ma, oggi come allora, si è deciso di confermare la fermata».

«Spiace accertare come l’unico vettore AV proveniente dallo Jonio si stia, lentamente, – prosegue la nota – trasformando in un convoglio intercity. Con l’aggravio di allungamento dei tempi di percorso, al costo di un servizio veloce. Andrebbe anche appurato l’arcano motivo celato dietro la scelta dell’unica corsa jonica per fornire la quarta fermata a Maratea, piuttosto che una delle otto corse provenienti da Reggio Calabria. Senza escludere il fatto che logiche dettate da scriteriati centralismi ridurranno i posti a disposizione per gli utenti jonici, con grave nocumento per la fascia Sibarita e Crotoniate che, ribadiamo, ha nel freccia Sibari-Bolzano l’unico servizio di collegamento su ferro verso la Capitale».

«Continua la politica dei due pesi e due misure – si legge – e crediamo che gli effetti degli iniqui dettami, applicati dai vari centralismi, siano, ormai, sotto gli occhi di tutti. Ci si preoccupa di assegnare una ulteriore fermata al Freccia Sibari-Bolzano, ma nulla si dice sul precario servizio di collegamento regionale, in coincidenza,  tra Crotone e Sibari.  Poche ore fa, infatti, la vetustà del percorso ferrato Jonico e la precarietà del convoglio regionale utilizzato per la corsa, hanno determinato l’ennesimo ritardo del treno posto in coincidenza con la partenza del Freccia. Ciò non ha consentito all’utenza del basso Jonio e del Crotonese di poter salire sul vettore veloce ed i passeggeri sono rimasti a Sibari in attesa di un treno di fortuna alla volta di Paola».

«Parimenti – conclude la nota – duole costatare il religioso silenzio da parte degli Amministratori jonici. Forse troppo presi da altro per realizzare l’ennesimo trattamento a pesci in faccia nei confronti di tutto il territorio dell’Arco Jonico». (rkr)

Regione approva copertura finanziaria per Frecciargento Sibari-Bolazano

La Giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, ha approvato la copertura finanziaria per sostenere la prosecuzione del collegamento sperimentale del Frecciargento Sibari-Bolzano.

Lo ha reso noto l’assessore regionale alla Mobilità, Fausto Orsomarso, spiegando che «con l’inizio del nuovo anno, insieme al collega Mauro Dolce, ci confronteremo con Trenitalia per trasformare la sperimentazione, partita nel 2019, in un servizio stabile».

«Non c’è mai stato motivo di allarme – ha proseguito –rispetto al mantenimento del collegamento, che non è mai stato in discussione. Abbiamo atteso di avere contezza dei costi e dei dati di riempimento certificati da Trenitalia che, seppur condizionati dalla pandemia, evidenziano come la sperimentazione possa essere trasformata in un servizio stabile e capace di stare sul mercato libero anche riducendo la quota di contributo regionale o, in prospettiva, addirittura annullandola secondo il nostro punto di vista».

«Grazie al lavoro della giunta guidata da Roberto Occhiuto – ha concluso – il Frecciargento Sibari-Bolzano che, nel periodo di sperimentazione, si è consolidato come servizio importante per i viaggiatori calabresi, diventerà quindi un collegamento definitivo tra lo Jonio cosentino, la Capitale e il Nord-est del Paese».

Grande soddisfazione è stata espressa dalla senatrice del Gruppo MistoRosa Silvana Abate: «così, finalmente, daremo sicurezza ai calabresi sull’unico treno veloce che collega la Sibaritide al resto dell’Italia ed eviteremo le puntuali polemiche create ad arte quando il suddetto treno, seppur venga mantenuto sulle piattaforme di vendita di Trenitalia, non risulti prenotabile oltre il 31 dicembre perché manca la firma sulla proroga della convenzione».

«Prendo atto, quindi – ha concluso – del fatto che la Regione si sia attivata subito senza altri ritardi e sollecito che, come previsto da progetto, diventi un servizio stabile e a mercato perché questo è stato sempre il presupposto originario del mio lavoro e del progetto presentato nel 2019 a Trenitalia». (rcz)

Sen. Abate (Misto) su istituzione fermata Maratea del Frecciargento Sibari-Bolzano

La senatrice del gruppo MistoRosa Silvana Abate, si è detta perplessa, di fronte alla decisione della Regione Calabria, di far fermare il Frecciargento Sibari-Bolzano anche a Maratea, in Basilicata, in quanto «continuo a non capire come mai tutte le nuove fermate richieste vengano convogliate su questo treno, che rappresenta l’unico collegamento ad alta velocità tra la Sibaritide e il resto dell’Italia e che con tanta fatica e lavoro siamo riusciti a portare su quella Fascia Jonica da sempre abbandonata dai politici che l’hanno amministrata negli ultimi decenni».

«Non ne faccio una polemica campanilistica – ha spiegato – ma questa decisione pone una serie di problemi e interrogativi nel merito della questione. Al di là dei (minimi) tempi materiali che si perderanno per la discesa e la salita dei passeggeri, di fatto viene tolta utenza sia alle aree turistiche del Tirreno Cosentino sia, e soprattutto, alle aree turistiche e archeologiche della Sibaritide stessa nella stagione più importante dell’anno per queste zone. Il problema più grave è proprio che, istituendo la nuova fermata, si rende il treno meno fruibile poiché si va a ridurre la disponibilità dei 216 posti per i viaggiatori sulla Fascia Jonica che non possono notoriamente usufruire di altri treni né ad alta velocità né del servizio universale disponibili, invece, per Maratea».

«Il tutto – ha proseguito – diventa ancora più incomprensibile se si pensa che proprio dal 13 giugno partirà anche il regionale Crotone-Sibari andata e ritorno in coincidenza proprio col Frecciargento considerando che anche per Crotone (e per tutta la Fascia Jonica) esiste solo ed esclusivamente questo collegamento veloce. Una scelta, quindi, illogica avvenuta, peraltro, grazie ad un accordo a titolo gratuito tra Regione Calabria e Basilicata. Da quanto emerso in questi giorni sulla stampa, a questo va aggiunto anche il fatto che la suddetta stazione non sarebbe a norma in quanto non sarebbero state abbattute le barriere architettoniche. Al momento, in base alle informazioni in mio possesso, si potrebbe profilare anche una carenza di legittimazione nella richiesta fatta dall’assessore calabrese ai Trasporti Catalfamo poiché da una prima verifica di bilancio risalente all’agosto del 2020, così come previsto nel contratto istituitivo della Frecciargento tra la Regione Calabria e Trenitalia, è emerso inequivocabilmente che la Regione deve coprire economicamente solo ed esclusivamente la tratta Sibari-Paola, poiché tutto il resto del percorso si mantiene già a mercato, ragion per cui la Calabria può avanzare richieste solo su una tratta da lei sovvenzionata».

«Per questo motivo – ha proseguito – ho scritto a Trenitalia e ai vertici della Regione Calabria chiedendo che venga rivista con assoluta urgenza la decisione di assegnare, per tutto il periodo estivo, la fermata alla stazione di Maratea onde evitare un grave ed irreparabile pregiudizio a tutto il bacino di utenza della Fascia Jonica. La Calabria, e in particolar modo la Fascia Jonica, andrebbero tutelate maggiormente anche dai sindaci e dall’assessore regionale Gallo, unico rappresentante del territorio jonico. A mio avviso, invece, se ne dovrebbe programmare con puntualità e decisione il futuro. Non concederla gratuitamente al primo offerente per accordi politici tra colleghi di partito».

«Così – ha concluso – si rischia di vanificare il lavoro fatto in passato da me con gli altri rappresentanti istituzionali per istituire questa Freccia che resta l’unico collegamento veloce della Jonica col resto d’Italia. La Calabria e la Sibaritide hanno bisogno di ben altro. Questo è l’ennesimo esempio di come la politica negli ultimi vent’anni abbia soltanto pensato a svendere la fascia jonica e i suoi residenti». (rp)

Catalfamo: il Frecciargento Sibari-Bolzano sarà attivo anche nel 2021

Il Frecciargento Sibari-Bolzano resterà operativo anche nel 2021. Lo ha annunciato l’assessore regionale ai Trasporti, Domenica Catalfamo, che, in merito alle iniziative intraprese dalla Regione per tutelare il servizio, anche su sollecitazione dell’assessore all?Agricoltura, Gianluca Gallo, ha precisato che «già da tempo, la Regione ha condiviso con Trenitalia le modalità di proroga del servizio sperimentale oltre la naturale scadenza contrattuale, vale a dire il 31 dicembre 2020».

«Questo – ha aggiunto – garantirà una sperimentazione continuativa sopperendo anche alle criticità della sospensione subita dal servizio a causa dell’emergenza Covid-19 dal 13 marzo 2020 al 28 maggio 2020».

«Nello specifico – ha spiegato il dipartimento Infrastrutture –,ì lo scorso 10 ottobre, per verificare l’opportunità di estendere nei termini di legge i servizi per tutto l’anno 2021, la Regione ha chiesto a Trenitalia di elaborare un Piano economico finanziario (Pef) relativo all’annualità 2021, tenendo conto che, proprio per la natura sperimentale del servizio, esso dovrà attuarsi in condizioni ordinarie. In riscontro alla suddetta richiesta, Trenitalia, ha trasmesso la proposta di piano economico finanziario (Pef) relativo all’annualità 2021, redatto in “condizioni ordinarie” del servizio, ovvero senza tenere in considerazione né l’utilizzo del nuovo sistema di prenotazione dei posti atto a garantire la distanza di sicurezza tra le persone (vendita a “scacchiera”) né l’applicazione da parte del gestore dell’infrastruttura dello sconto sul pedaggio, con una previsione, per l’annualità 2021, di un valore del corrispettivo di servizio. L’esame del piano proposto ha consentito di poter procedere con gli atti di competenza della Regione Calabria, prevedendo l’allocazione delle necessarie somme a valere sul Piano di azione e coesione 2014/2020».

«La prosecuzione del servizio “Freccia” – ha sottolineato l’assessore Catalfamo – viene contemplata in un’ottica di concreta implementazione del sistema dei trasporti regionale che deve necessariamente prevedere una connessione dell’intero territorio alle direttrici principali e che, in questo caso, garantirà il versante ionico regionale attraverso il collegamento col punto nodale ferroviario di Sibari. Inoltre, si ritiene che i riscontri derivanti dalla sperimentazione consentiranno di offrire alla Regione Calabria la dimostrazione tecnica e oggettiva della necessità e utilità del servizio di potenziamento del trasporto pubblico regionale ed interregionale sulle tratte dotate di domanda potenzialmente significativa».

«E, in tal senso – ha concluso la Catalfamo – si auspica una attenzione sempre maggiore da parte del Governo centrale e del ministero delle Infrastrutture verso i collegamenti a lunga percorrenza tra la Calabria e il resto del Paese». (rcz)

Abate (M5S): Il Frecciargento Sibari-Bolzano via Roma presto sarà prenotabile

La senatrice del Movimento 5 StelleRosa Silvana Abate, ha reso noto che il Frecciargento Sibari-Bolzano via Roma tornerà presto prenotabile, «perché ho chiesto a Trenitalia di scomputare il periodo di restrizione Covid dal conteggio dei mesi del primo anno dall’attivazione».

«Gli assessori della Regione Calabria – ha aggiunto – dovrebbero ben conoscere il dossier del Frecciargento (e non del Frecciabianca come qualcuno lo ha definito prima di correggere) prima di intervenire in merito e dovrebbero, soprattutto, sapere bene come da luglio scorso i corrispettivi pagati dalla Regione si limitavano alla sola tratta Paola-Sibari (e non più Salerno-Sibari). Al momento, infatti, resta contribuita la sola tratta Paola-Sibari, dove non esiste altra produzione a mercato, con un costo per la regione molto contenuto».

«Una ennesima vittoria – ha proseguito la senatrice – che dimostra che avevo ragione quando dicevo che i numeri ci sono, e che questo treno si sarebbe finanziato da solo. Ecco perché ora la Regione dovrebbe chiedere i bilanci di questo primo anno, come da contratto, a Trenitalia (scorporando il periodo delle restrizioni Covid) per vedere se ci sono i numeri affinché anche la tratta Sibari-Paola vada a mercato».

«Attualmente – ha detto ancora la senatrice del Movimento 5 Stelle – ho riscontri positivi per dire che, anche considerando le restrizioni, i numeri per avere la Freccia tutta a mercato ci siano perché prima di marzo avevamo oltre ottanta presone in partenza quotidianamente da Sibari. La scelta di abbandonare la fascia ionica, privandola di ogni servizio, è stata una scelta ben precisa della vecchia politica che ha sempre tutelato i soliti noti a discapito dei cittadini e del territorio».

«Spero che l’assessore regionale ai Trasporti, Domenica Catalfamo mi convochi presto per ragionare di tutti i disservizi che bloccano lo sviluppo della fascia jonica e che l’assessore regionale al Welfare, Gianluca Gallo si documenti onde evitare di dire altre cose poco corrette». (rp)

Frecciargento Sibari-Bolzano, il sindaco Papasso: il servizio è fondamentale e deve essere prorogato

Il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, ha chiesto di partecipare all’incontro con l’assessore regionale ai Trasporti, Domenica Catalfamo, per fare il punto della situazione del Frecciargento Sibari-Bolzano, il cui contratto scadrà a fine mese.

Il primo cittadino, infatti, ha preso posizione a sostegno della continuità del nuovo servizio di qualità, che consente una mobilità moderna ed efficiente attraverso il collegamento veloce, su rotaia, del vasto e importante comprensorio della Sibaritide-Pollino verso il resto del Paese.

«Sarebbe un vero delitto – ha affermato Papasso – sopprimere, dopo anni di giuste rivendicazioni delle popolazioni e dei rappresentanti istituzionali del versante jonico, questo unico riferimento di trasporto ad alta velocità che tanto apprezzamento ha riscontrato nella popolazione utente. Per quanti hanno l’esigenza di andare e tornare in tempi brevi da Roma e Napoli, le due corse previste risultano indispensabili in quanto consentono a tutti i viaggiatori di essere collegati con il resto dell’Italia».

A tal riguardo, il sindaco di Cassano, condividendo anche le finalità dell’iniziativa messa in campo dall’onorevole Silvana Abate, riguardante il sollecito della proroga del contratto del Frecciargento Sibari-Bolzano stipulato tra l’Amministrazione Regionale della Calabria e Trenitalia, in scadenza alla data del 31 dicembre prossimo, ha chiesto di   partecipare all’incontro con l’assessore regionale ai Trasporti, Catalfamo, per fare il punto della situazione, che dovrà provocare la sottoscrizione del nuovo contratto tra le parti, con il quale la Regione Calabria si impegna a contribuire in parte, così come è già avvento, alla sostenibilità economica del collegamento, essenziale per la mobilità da e per l’area jonica.

Il sindaco di Cassano, ha, inoltre, ricordato che nello scorso mese di novembre la giunta comunale aveva con un proprio deliberato, fatto voti a Ferrovie dello Stato e alle altre Autorità competenti per la proroga del collegamento ferroviario Frecciargento Sibari – Bolzano, con la conseguente stabilizzazione a tempo indeterminato del servizio in modo da garantire al comprensorio della fascia jonica un collegamento divenuto ormai vitale per lo sviluppo socio-economico.

Il Frecciargento, ha fatto ingresso nella stazione ferroviaria di Sibari, per la prima volta, accolto da una folla festante, il 16 settembre 2019. (rcs)

Corbelli (Diritti Civili) a Spirlì: Rinnovare contratto del Frecciargento Sibari-Bolzano

Franco Corbelli, presidente del movimento Diritti Civili, ha lanciato un appello al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, affinché rinnovi il contratto, che scade a fine mese, con Trenitalia, per il Frecciargento Sibari-Bolzano.

Si tratta, infatti – ha detto Corbelli – di un «importante servizio del Frecciargento Sibari Bolzano, che la presidente Jole Santelli aveva difeso e anche potenziato, con la storica fermata, nel luglio scorso, alla stazione di Torano Lattarico, dando così una grande opportunità (a costo zero per lo Stato), anche a oltre 3000mila persone di più di  60 comuni dell’area urbana di Cosenza, Rende, Castrolibero, Montalto, della Presila, del Savuto, della Valle del Crati e dell’Esaro, sino a pochi mesi fa completamente tagliati fuori dai collegamenti veloci con Roma, il Centro e il Nord del Paese».

Corbelli è stato promotore, nei mesi scorsi, insieme a 40 sindaci, ai parlamentari Enza Bruno Bossio (Pd) e Alessandro Melicchio (5 Stelle) di una lunga battaglia per la storica fermata del Frecciargento a Torano, «una grande conquista civile, che sin dall’inizio è stata condivisa e sostenuta dalla Governatrice calabrese Jole Santelli».

E, proprio per ringraziarla, il leader di Diritti Civili continua a tenere da mesi, sulla popolare pagina Fb di Diritti Civili, un breve video, con le immagini della prima storica fermata, il 17 luglio scorso, e, in sovraimpressione, di Jole, applaudita dalla folla presente in piazza, davanti alla stazione di Torano. Un video che continua ad essere condiviso da migliaia e migliaia di calabresi.

«Tanti calabresi che vivono al Nord e in altre città del Centro Italia – ha spiegato il leader di Diritti Civili – mi stanno chiamando in queste ore per dirmi che non possono prenotare il Frecciargento Sibari Bolzano, appunto per il mancato rinnovo del contratto che scade alla fine di questo mese di dicembre, dichiara Corbelli. Per questo mi sono subito attivato chiedendo l’intervento del presidente Spirlì. Quel treno veloce, voluto un anno fa dall’ex presidente Mario Oliverio, dall’ex assessore Roberto Musmanno e dalla senatrice Rosa Silvana Abate, è stato fondamentale per far uscire dall’isolamento la Sibaritide e, dal luglio scorso, anche la vasta e popolosa area urbana, grazie alla fermata alla stazione di Torano, che, ricordo, si trova a 200 metri dallo svincolo autostradale e 10 minuti di macchina dalla città di Cosenza e dall’Unical e a pochi minuti da decine di altri comuni vicini».

«Il Frecciargento è, per questi motivi – ha proseguito Corbelli – una grande opportunità che non bisogna assolutamente perdere, che occorre difendere e semmai potenziare e valorizzare. Jole, che, come mi aveva subito fatto sapere con un messaggio, era rimasta molto contenta per quel mio video omaggio a luglio, dopo la prima storica fermata di Torano Lattarico, mi aveva sempre detto che questo treno non si toccava e che lo avrebbe difeso, mantenuto e anche potenziato».

«Sono certo – ha concluso – che anche il presidente Spirlì adesso farà la stessa cosa, anche per rispetto della volontà e memoria della indimenticabile Jole». (rrm)

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