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L'iniziativa "Afghanistan il dramma di un popolo e il coraggio delle donne"

RENDE (CS) – L’iniziativa “Afghanistan il dramma di un popolo e il coraggio delle donne”

Domani pomeriggio, a Rende, alle 16, all’Hotel San Francesco, è in programma l’iniziativa dal titolo Afghanistan il dramma di un popolo e il coraggio delle donne. Diritti Istruzione Libertà, organizzato dall’Auser Rende in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza maschile sulle donne.

L’‘incontro sarà coordinato da Elena Hoo, presidente del circolo Auser di Rende e interverranno Roberta Attanasio della Consulta pari opportunità del comune di Rende nonché rappresentante del Centro Roberta Lanzino contro la violenza alle donne e Giovanna Vingelli rappresentante del centro Women’s Studies dell’Unical e ascolteremo la testimonianza preziosa di attivisti afghani rifugiati nei mesi scorsi presso la nostra comunità, che ci racconteranno la situazione attuale che si vive in questo Paese.

«Per questa ricorrenza – si legge in una nota – abbiamo pensato di responsabilizzarci accendendo i riflettori sull’Afghanistan: uno dei paesi più martoriati dopo la presa di potere del regime talebano; un paese dove le donne stanno pagando il prezzo più alto della guerra e delle devastazioni in termini di discriminazioni e violenze».

«Vogliamo, infatti – continua la nota – sottolineare l’attenzione sul coraggio delle donne afghane che continuano a protestare, mettendo a grande rischio la loro vita. contro le decisioni del governo talebano di escludere le ragazze e le donne dalla scuola, dal lavoro e dalla vita pubblica».

«Proteste a volte silenziose – prosegue la nota – con cartelli e manifesti in mano, a volte in periferia della città, per non essere scoperte, ma determinate contro le nuove disposizioni dei talebani che sono venuti meno all’impegno assunto inizialmente, di mantenere l’accesso delle ragazze alle scuole e al lavoro. Attraverso questa iniziativa, non vogliamo solo schierarci a sostegno di queste donne coraggiose e della legittima protesta che portano avanti per ottenere diritti e democrazia ma è anche nostra ferma intenzione costruire un ponte di solidarietà operativa per sostenerle, aiutarle a studiare, far sentire che siamo dalla loro parte e che non le abbandoneremo». (rcs)