Al cosentino Lucio Presta, manager delle star tv e dello spettacolo come Bonolis, Benigni, Paola Perego (sua moglie) e altri big, Repubblica dedica oggi un servizio a firma di Goffredo De Marchis che lo “incorona” come nuovo guru renziano, in salita nel rinnovato giglio magico di Italia Viva. Secondo il giornalista, Il rapporto tra Matteo Renzi e Presta, che risale a quando il leader politico era presidente della Provincia di Firenze, si è fatto più stretto negli ultimi tempi. «Fra i tanti – scrive De Marchis – anche Presta ha suggerito all’ex premier lo strappo dal Pd», ma gli replica l’interessato: «Ma io che c’entro con la politica? Tenetemi fuori, non è il mio mestiere, non do consigli a Matteo che poi non li ascolterebbe nemmeno. Perché è un numero uno, questo sì, un cane sciolto, un istintivo».
In realtà, Lucio Presta alla politica si era avvicinato candidandosi sindaco a Cosenza, la sua città natale. «Il PD – riferisce il giornalista di Repubblica – si è unito contro di me. Sono dovuto scappare. Con Renzi segretario, capisce?». «I due – scrive De Marchis – si piacciono molto. Sono affiatati, si cercano, si trovano… Sarà l’uomo che agisce nell’ombra per la comunicazione. Lo spin doctor che non ti aspetti».
Intanto la Leopolda di metà ottobre porterà la regia di Presta: «Audio, luci, riprese. Gestisco io l’evento, – dice Presta a Repubblica – ma questo è il mio lavoro».
«Dagli studi televisivi ai giochi del potere – conclude De Marchis – è un bel salto. Pericoloso anche per un ex ballerino. Presta sa dosare modi spicci e prudenza, ma senza il Pd di mezzo il suo ruolo cresce. “L’immagine è certo importante, quello è il mio settore. Non mi sognerei mai di diventare un consigliere politico”. Magari qualcosa di diverso, ma ugualmente centrale». (rrm)