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Al via progetto per ridurre fenomeni di marginalità e di esclusione

ROSETO CAPO SPULICO (CS) – Al via progetto per ridurre fenomeni di marginalità e di esclusione

Si intitola Roseto Capo Spulico, Comune ad Esclusione Zero il progetto dell’Amministrazione comunale di Roseto Capo Spulico per arginare fenomeni di marginalità sociale e favorire l’ingresso nel mondo lavorativo attraverso nuove forme di imprenditorialità e cooperazione.

Un progetto di inclusione sociale e lavorativa rivolto a tutti i Cittadini, di ogni età, genere e nazionalità, che vuole ridurre ogni forma di esclusione e al contempo valorizzare le competenze e le professionalità locali. Un percorso attraverso il quale coinvolgere gli anziani del Borgo, autentici custodi di antichi mestieri, ai quali verrà affidato l’ambizioso compito di tramandare i loro saperi ai giovani, che avranno a disposizione spazi laboratoriali dove avviare il loro percorso lavorativo e produttivo.

L’iniziativa progettuale, insieme alle tante altre opportunità lavorative che stanno maturando sul territorio, verrà presentata Venerdì 28 ottobre, alle 15.30, nell’Antico Granaio sul Lungomare degli Achei, nel corso di un’assemblea pubblica alla quale interverranno, oltre al sindaco Rosanna Mazzia, il Presidente della Fondazione Con il Sud, Carlo Borgomeo e il Presidente del Consorzio Il Sale della Terra, Angelo Moretti.

A dare forma a questo progetto, ambizioso ma concreto, il contributo di grandi associazioni e fondazioni a livello nazionale, come Fondazione Con il Sud, il Consorzio Sale della Terra e l’Associazione Next – Nuova Economia per Tutti, che hanno sposato l’iniziativa e che la affiancheranno nel suo percorso costitutivo e formativo.

Questa nuovo “polo laboratoriale” prenderà vita grazie al recupero di un edificio in disuso attraverso un finanziamento di 500.000€ del Pon Legalità 2014-2020 del Dipartimento Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno in via di completamento e che presto sarà inaugurato, con cui si offrirà alla Comunità un nuovo Centro Polifunzionale per l’erogazione di servizi di integrazione sociale e lavorativa. Qui verranno ospitati laboratori (a partire da una falegnameria artigianale e un punto di trasformazione delle eccellenze agroalimentari locali), per la creazione di una filiera produttiva che coinvolgerà anche i beneficiari del Progetto Sai di Roseto Capo Spulico, affinchè possano integrarsi pienamente nel tessuto sociale del territorio e apprendere nuovi mestieri.

«Questo è un periodo storico assai particolare, unico direi – ha affermato il sindaco Mazzia –. Infatti mentre alcuni settori lavorativi stanno affrontando una gravissima crisi (e le varie vertenze sul territorio regionale ne sono una testimonianza dolorosa, segno che i lavori tradizionali sono in difficoltà  e risentono della globalizzazione economica ) ci sono altri lavori che nei prossimi anni saranno la vera occasione da coltivare e cogliere per moltissime persone».

«Parole come cooperativa di comunità, impresa sociale, co-programmazione, co-progettazione, terzo settore – ha aggiunto – sono ancora semi sconosciute dalle nostre parti. Eppure ad altre latitudini del nostro Paese stanno già producendo risultati importanti in termini di nuova occupazione. Roseto è un comune a forte vocazione turistica, con importanti risultati in termini di presenze estive. Ma non è possibile limitarsi a quello».

«Il mare è il nostro potentissimo attrattore – ha concluso – ma ci sono anche altri settori che possiamo sviluppare per lavorare tutto l’anno, come l’agricoltura, il terziario, il welfare. Occorre perciò analizzare i bisogni del nostro territorio, con uno sguardo sul mondo, e cercare risposte innovative, creative, ma allo stesso tempo accompagnate da seri piani di impresa, che possano costituire il nostro volano di sviluppo. L’Amministrazione comunale crede fermamente che inclusione, integrazione, opportunità per tutti non siano parole vuote ma un modo di essere e l’appartenenza alla Rete dei Piccoli Comuni del Welcome, ha rafforzato questo convincimento. Per questo stiamo investendo molto in termini di energie su queste opportunità e anche altri vogliono farlo perché credono in Roseto e nel suo modello di sviluppo». (rcs)