Sabato 9 novembre, a Cosenza, si terrà una manifestazione per salvare la sanità pubblica indetta dal Comitato per la Sanità Pubblica.
«“Salviamo il servizio sanitario pubblico” è un imperativo, un richiamo al dovere per chi vive in Calabria soprattutto se lavora dentro il sistema sanitario», ha detto Giuseppe Valentino, segretario generale Filcams Cgil Calabria, che ha aderito alla manifestazione.
«Noi che organizziamo le lavoratrici ed i lavoratori degli appalti sanitari – ha spiegato – che garantiscono la pulizia, l’igiene, la sicurezza, la ristorazione e che subiscono paradossalmente più degli operatori sanitari le storture di un sistema malato e che non garantisce il diritto universale alla Salute».
«I tagli alla spesa sanitaria ricadono sulle tasche di chi lavora – ha proseguito – sul proprio reddito e sulle prospettive di miglioramento della condizione di vite propria e della famiglia; hanno reso il lavoro di molte persone povero, poverissimo, non garantendogli il minimo necessario per una vita dignitosa».
«Questo significa offrire un servizio sanitario scadente e non dignitoso – ha evidenziato – che non garantisce ai cittadini il diritto a curarsi, la prevenzione e l’assistenza».
«Difendere la sanità pubblica significa per noi difendere il lavoro e, quindi – ha concluso – il diritto a vivere dignitosamente nella nostra terra, ecco perché la Filcams Cgil sarà in piazza accanto a chi vuole cambiare e far progredire la Calabria.
Alla manifestazione sarà presente anche la Fillea Cgil Calabria, guidata da Simone Celebre, che ha sottolineato come l’iniziativa «rappresenta un momento cruciale di mobilitazione per rivendicare il diritto alla salute, un diritto universale che deve essere garantito a tutte e a tutti, senza distinzione alcuna».
«In un periodo in cui la nostra sanità pubblica attraversa difficoltà sempre più gravi, è fondamentale – ha evidenziato il segretario generale della Fillea Cgil Calabria – lavorare insieme per il rilancio della medicina del territorio. È imperativo garantire che le strutture sanitarie territoriali siano adeguatamente organizzate e rispondano in modo efficace ai bisogni della comunità».
«La nostra Regione – ha continuato Simone Celebre – ha urgentemente bisogno di una riorganizzazione della rete ospedaliera, che possa offrire servizi di qualità e tempestivi, abbattendo le interminabili liste d’attesa che costringono i cittadini a lunghe attese e incertezze. È inaccettabile che l’accesso alle cure dipenda da fattori economici quando il diritto alla salute deve essere un pilastro fondamentale di una società equa».
«Siamo fortemente critici – ha detto – e ci opporremo con tutte le nostre forze alla privatizzazione selvaggia dei servizi sanitari, che porta a una diminuzione della qualità dell’assistenza e a un aumento delle disuguaglianze. È tempo di dire basta a questo modello che mette al primo posto il profitto e non il benessere dei cittadini».
«Pertanto, invitiamo le lavoratrici, i lavoratori e i cittadini a partecipare alla manifestazione di sabato prossimo. Insieme – ha concluso – possiamo far sentire la nostra voce e chiedere un cambiamento reale e duraturo, affinché la difesa del diritto alla salute e della sanità pubblica diventi una priorità per le Istituzioni». (rcs)